L'Associazione ticinese degli insegnanti di storia partecipa alla crescita culturale degli insegnanti della Svizzera italiana contribuente finanziamente alla pubblicazione di opere di carattere storico meritevoli di essere utilizzati anche dai docenti e dagli studenti nelle loro aule.
Dal 2016, l’Atis, in collaborazione con l’editore Giampiero Casagrande, presenta inoltre al pubblico la collana «Atis / Quaderni di storia svizzera» che si propone di pubblicare in lingua italiana monografie e e raccolte collettanee inerenti la storia svizzera, già apparse in lingua francese o tedesca.
L’Associazione ticinese degli insegnanti di storia, in collaborazione con l’editore Giampiero Casagrande, presenta al pubblico la collana «Atis / Quaderni di storia svizzera» che si propone di pubblicare in lingua italiana monografie e e raccolte collettanee inerenti la storia svizzera, già apparse in lingua francese o tedesca.
I Quaderni dell’atis hanno inoltre l’obiettivo più ambizioso di svolgere la funzione di intermediari tra le diverse culture e lingue presenti in Svizzera, indirizzandosi, al tempo stesso, al pubblico italofono della vicina Penisola. A questo proposito hanno aderito a questo progetto alcune importanti personalità nel mondo accademico che hanno accettato di far parte del comitato scientifico della collana.
In questa categoria sono archiviate le newletter spedite ai soci e ai simpatizzanti dell'atis.
In questa categoria vengono riprodotte le prese di posizione dell'Associazione ticinese degli insegnanti di storia in particolare riguardo a fatti ed eventi di carattere scolastico e sociale accaduti nel Canton Ticino e in Svizzera.
Non si tratta di animare il dibattito politico, ma di ribadire ancora una volta il senso di responsabilità civile con cui, in quanto docenti, affrontiamo ogni giorno la nostra professione. Il nostro compito, come previsto da una recente legge approvata dal parlamento ticinese, ci spinge infatti a intensificare le attività di educazione alla cittadinanza e a privilegiare la pubblica e civile convivenza.
In questi anni l'atis si è sentita in dovere di intervenire:
- In difesa di un'educazione alla cittadinanza democratica e storica, contro l'iniziativa di introdurre una materia indipendente e con valutazione;
- In difesa di una scuola pubblica avente risorse adeguate per svolgere il suo lavoro educativo e didattico;
- In difesa dei diritti dell'uomo e contro ogni discriminazione a seguito di un articolo contro il popolo rom apparso sul settimanale Il Mattino della Domenica;
- In difesa dell'insegnamento della storia al momento della riduzione delle ore di storia alla Scuola Cantonale di Commercio di Bellinzona;
- In difesa della figura di Giovanni Orelli, narratore, poeta e docente.
- A sostegno dell'equa possibilità di accedere all'abilitazione all'insegnamento della storia all'ASP - DFA di Locarno;
Il 12 settembre 2010 il settimanale Mattino della domenica ha pubblicato un articolo intitolato «ROM RAUS o campi di lavoro!». Tre giorni dopo, il 15 settembre, la nostra associazione ha una lettera aperta al consigliere di Stati Marco Borradori chiedendogli di distanziarsi dai toni e dai contenuti espressi dal giornale della Lega dei Ticinesi in nome dei principi etici che la scuola pubblica è chiamata a sostenere e a diffondere.
In questa categoria potete leggere:
- L'articolo apparso su Il Mattino della Domenica che ha scatenato la campagna mediatica;
- La lettera aperta del comitato dell'Associazione ticinese degli insegnanti di storia al Consigliere di Stato Marco Borradori;
- La rassegna stampa delle reazioni:
- L'interrogazione parlamentare e la pressione politica dei deputati leghisti in parlamento per convincere il governo a sanzionare l'atis;
- La presa di posizione del Consigliere di Stato Gabriele Gendotti;
- La risposta ufficiale del governo ticinese che rifiuta le tesi leghiste;
- Una riflessione conclusiva da parte della nostra associazione;
La lettera aperta indirizzata il 15 settembre 2010 al Consigliere di Stato avv. Marco Borradori ha aperto un dibattito mediatico che riportiamo in questa pagina.
Ribadiamo che l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia si è sentita in dovere, in un momento di urgenza democratica come quello che stiamo vivendo, non solo come associazione di insegnanti, ma soprattutto come gruppo di cittadini, di assumere un ruolo critico e militante, non partigiano ma civile, che superi le questioni partitiche e che cominci seriamente a porre dei limiti alle derive di vario ordine, verbali e materiali, alle quali stiamo assistendo.
Rassegna stampa
- «Rom: "Raus" o campi di lavoro» (Il Mattino della domenica, 12 settembre 2010)
- RSI - Cronache della Svizzera italiana (16 e 17 settembre 2010)
- «Io non ci sto, ma devo dirlo sempre?» (La Regione Ticino, 17 settembre 2010)
- «Quella pagina non mi è piaciuta, ma non chiedetemi un comunicato ogni domenica» (Giornale del Popolo, 17 settembre 2010)
- «La carica dei fuchi di Stato» (Il Mattino della domenica, 19 settembre 2010)
- «Il consigliere di Stato e gli storici» (Il Corriere del Ticino, 20 settembre 2010)
- L'interrogazione al Consiglio di Stato del deputato Quadri contro l'atis (Il Giornale del Popolo, 20 settembre 2010)
- «Fino a dove, fino a quando?» (Il Corriere del Ticino, 21 settembre 2010)
- «Gioco della parti: arrabbiati contro indignati» (Il Corriere del Ticino, 21 settembre 2010)
- «La tolleranza per me è un principio inalineabile» (Il Corriere del Ticino, 24 settembre 2010)
- «Sämtliche Grenzen überschritten» (Neue Zürcher Zeitung, 24 settembre 2010)
- Il consigliere di Stato Gabriele Gendotti prende posizione a favore dell'atis in un discorso pubblico (25 settembre 2010)
- «Non mi distanzio, anzi approvo», risposta pubblica del Consigliere di Stato Gabriele Gendotti (2 ottobre 2010)
- «La storia resta insostituibile maestra di vita» (Il Caffè, 10 ottobre 2010)
Negli scorsi giorni, l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia (atis) ha scritto alla direzione della Scuola Cantonale di Commercio di Bellinzona e alle autorità scolastiche cantonali una lettera in cui esprime forte preoccupazione di fronte alla riduzione delle ore di insegnamento della storia presso la Scuola Cantonale di Commercio di Bellinzona, prevista a partire dal prossimo anno scolastico.
In quanto organizzazione magistrale, l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia ha prestato particolare attenzione in questi anni alla formazione dei docenti nel Canton Ticino. Per questa ragione, quando lo ha ritenuto necessario, l'associazione ha espresso pubblicamente le sue osservazione e le sue critiche agli organismi preposti alla formazione dei docenti.
Il 29 aprile 2012 il settimanale Mattino della domenica ha pubblicato nella rubrica Wikileaks Ticino un trafiletto che, citando, diceva «aspettiamo con ansia la prossima pubblicazione di Giovanni Orelli. Negli annunci funebri».
L'atis ha espresso solidarietà con Giovanni Orelli, firmando un appello a pagamento sui giornali ticinesi.
Da molti anni si assiste sia a un progressivo e continuo taglio delle risorse che la Repubblica e Stato del Canton Ticino mette a disposizione per la scuola sia a una diminuzione del salario medio dei docenti.
Questa situazione, che mette in pericolo la qualità della scuola pubblica ticinese, sono denunciate dai sindacati di categoria OCST (Link) e VPOD (Link), nonché dal Movimento della scuola (Link)
L'Associazione ticinese degli insegnanti di storia, pur non essendo un'associazione sindacale, desidera prendere posizione su queste questioni che determinano in maniera importante la possibilità di proporre una didattica adeguata alle esigenze degli studenti.
Nella primavera del 2013 l’iniziativa popolare legislativa generica «Educhiamo i giovani alla cittadinanza (diritti e doveri)» ha raccolto il numero di firme necessario ed è ora all’esame della Commissione speciale scolastica del Gran Consiglio del Canton Ticino.
In questa sezione sono presentati i materiali necessari alla comprensione della tematica, la rassegna stampa degli articoli apparsi sui giornali e la presa di posizione dell'Associazione ticinese degli insegnanti di storia in merito.
11 ottobre 2020
Il comitato dell’Associazione ticinese degli insegnanti di storia (Atis) prende atto con preoccupazione e scetticismo della campagna attivata dei Giovani UDC Ticino denominata “Scuole libere” con l’obiettivo di costringere il Consiglio di Stato a «favorire un necessario cambio di dottrina e cultura nelle scuole». Questo cambio di dottrina e di cultura appare ai giovani UDC necessario in quanto i docenti, attraverso una «propaganda tendenziosa di sinistra», imporrebbero agli studenti non solo «una visione socialista del mondo e delle cose», ma persino cosa votare nel segreto delle urne. I Giovani UDC intendono portare avanti questa campagna invitando, attraverso il sito internet https://scuole-libere.ch, gli studenti a denunciare anonimamente quei docenti che si macchierebbero di tale propaganda.
In risposta a tale campagna, i Giovani Comunisti hanno invece accusato a loro volta gli insegnanti di «promuovere l’ideologia liberale dominante» attraverso una «sfrontata propaganda neoliberista». Emulando l’UDC, anche i comunisti hanno invitato gli allievi confrontati a «luoghi comuni anti-comunisti» a segnalare via e-mail o via social l’insegnante o il «materiale didattico ideologicamente orientato».
Pur non volendo entrare nel gioco delle parti e nella polemica mediatica, che si accende e si spegne con estrema rapidità, il comitato dell’Atis esprime preoccupazione per alcune affermazioni pubblicamente esposte. A questo proposito l’Atis intende proporre alcune riflessioni sui piani che le competono, ossia quello didattico e storiografico.
- L'atis pubblica sul sito la sua presa di posizione pubblica;
- Mette a disposizione gli altri contributi pubblici in merito al dibattito sulla "neutralità" dell'insegnamento;
- Ricorda che al tema è stata anche dedicata una puntata della trasmissione "Millevoci" della Rete1 della Radio svizzera di lingua italiana.
Nel corso della sua esistenza, l'associazione ticinese degli insegnanti di storia ha organizzanizzato numerose attività. L'Atis ha dunque organizzato, con il sostegno di professionisti del campo della ricerca, incontri, conferenze, e uscite di studio.
L'associazione vuole così promuove la discussione su temi storici specifici sensibilizzando gli insegnanti ad una visione differenziata e approfondita dell'analisi storica.
Con queste iniziative si intende avvicinare l'insegnante alle testimonianze del passato e alla loro utilizzazione concreta nell'insegnamento.
Sono elencate di seguito le attività più recenti dell'atis
L'Associazione ticinese degli insegnanti di storia si prefigge di sviluppare collaborazioni con altre istituzioni e associazioni per lo sviluppo della didattica e della conoscenza storica. Per questa ragione accetta di partecipare a congressi o a intervenire in serate culturali o letterarie.
In questa sezione sono illustrati gli interventi dell'Atis in congressi in Svizzera e all'estero.
Fin dalla sua fondazione, l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia si è imposta il compito di sviluppare la riflessione storiografica e didattica dei suoi membri attraverso l'organizzazione di serate e di conferenze.
Fedele a questa sua missione, l'atis ha organizzato negli anni una serie di conferenze a cui hanno partecipato relatori di valore e un pubblico spesso molto folto.
In questa sezione sono testimoniate le conferenze e le serate organizzate dall'atis.
Lo stato di salute della storiografia appare traballante, insediato dalle semplificazioni televisive, dalle «contronarrazioni» pamphlettistiche e dal potere del cospirazionismo online.
Espressioni come «la storia mai raccontata» e «la verità che non vi hanno mai rivelato» si sprecano nello spazio pubblico, danneggiando in profondità il lavoro di ricerca e divulgazione che un gran numero di studiosi e studiose fa con serietà.
Le biblioteche cantonali del Canton Ticino, in collaborazione con l'atis, organizzano un ciclo di conferenze dedicato alla «Prova dei fatti»: diversi storici saranno chiamati a riflettere sia sull'uso della storia nel monndo attuale sia a confrontarsi il presentismo postmoderno e liquido della nostra societa.
In questa sezione si possono trovare le uscite organizzate dall'atis.
Per l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia l'organizzazione di concerti rappresenta una straordinaria opportunità per trasmettere delle conoscenze storiche attraverso fonti orali o canore che sono entrate nella storia e nella mentalità contemporanee.
Inoltre l'atis promuove e collabora alla realizzazone di spettacoli teatrali a sfondo storico o di particolare valore civile.
L'incontro tra gli studenti e la memoria storica è infatti un momento essenziale per costruire una vera conoscenza che non sia meramente nozionistica ma possa invece diventare parte integrante dell'identità singola di ogni giovane.
L'atis organizza, a partire dall'autunno del 2006, una serie di incontri dedicati alla discussione di un particolare tema storico.
Questi incontri sono caratterizzati da una voluta "leggerezza" e si svolgono in un Caffé.
Aperti a tutti, i Caffé storici saranno convocati saltuariamente dal comitato atis.
Ogni partecipanti potrà, se vorrà, prendere parte alla discussione presentando un particolare aspetto del tema trattato. Non esiste preclusione di sorta: potrà essere un libro, un film, una canzone oppure ...un bicchiere di vino!
Volendo si potrà anche solo ascoltare
Per iscriversi, basta controllare gli appuntamenti e scrivere al nostro indirizzo email.
HISTORIA e' il primo concorso tematico di storia svizzera rivolto a tutti i giovani. L'iniziativa rientra nella rete europea EUSTORY (www.eustory.org), che offre ai vincitori l'opportunita' di partecipare ad incontri internazionali di storia.
ll concorso HISTORIA e' frutto della collaborazione tra la Societa' svizzera degli insegnanti di storia, la Fondazione Scienza e Gioventu' e la Fondazione Mercator Svizzera. Con il concorso si vuole stimolare gli studenti del settore medio superiore di tutta la Svizzera a interrogarsi autonomamente e con spirito critico sulla storia. L'attivita' autonoma di ricerca deve suscitare nei giovani tanto l'acquisizione di una coscienza storica, quanto il piacere di conoscere il passato.
Indetto ogni due anni in ambito nazionale - in francese, italiano e tedesco - il concorso di storia vuole pure essere un'occasione d'incontro e di scambio tra la gioventu' svizzera, per favorire la solidarieta' e il dialogo tra le regioni del nostro paese.
Una giuria nazionale esamina e premia i lavori. I migliori lavori presentati partecipano al concorso Scienza e Gioventu'. I giovani premiati possono inoltre partecipare alle "universita' d'estate", organizzate da EUSTORY (History Network for Young Europeans) e presentare i loro lavori in ambito internazionale.
Per visitare il sito ufficiale di HISTORIA premi http://www.ch-historia.ch.
«Ogni storia scritta nasce dagli interrogativi della nostra coscienza ed è quindi, in senso generale, un processo di autocoscienza, inteso a rispondere alle questioni che il presente pone al passato e a cui il passato risponde mettendo a disposizione il suo archivio di fatti e documenti da selezionare e interpretare. Si potrebbe altresì dire che la ricerca storica è chiamata a soddisfare un'esigenza di costruzione di identità».
M. Salvatori, Il Novecento. Un'Introduzione. Laterza, 2002.
Fin dalla sua fondazione, l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia non si è imposta solo il compito di sviluppare un discorso prettamente didattico. Consapevole del valore democratico dell'insegnamento della storia, l'atis intende partecipare a manifestazioni e appuntamenti che possano sviluppare la riflessione su questoni che ritiene cruciali per la costruzione di una identità storica nelle giovani generazioni.
Fedele a questa sua missione, l'atis ha partecupato a una serie di appuntamenti e manifestazioni.
In questa sezione sono testimoniate manifestazioni organizzato dall'atis o a cui l'atis ha partecipato.
Nel maggio del 2005 il Gran Consiglio ticinese ha deciso di istituire la Giornata cantonale della memoria, indicando nel 21 marzo il giorno della sua celebrazione. Fino al 2012 in Ticino il primo giorno di primavera ha coinciso con il dispiegarsi di una serie di iniziative volte a rafforzare la lotta contro la discriminazione e l’oppressione dei popoli, parte significativa delle quali svolte in ambito scolastico.
A partire dal 2013, lo Stato e la Repubblica del Canton Ticino si è allineato a quanto avviene nel resto della Svizzera e nel resto del mondo, decretando per il 27 gennaio, giorno della liberazione del campo di Auschwitz, la data ufficiale de "La giornata della memoria", per ricordare tutti i crimini contro l'umanità e ogni forma di discriminazione.
L'Associazione ticinese degli insegnanti di storia partecipa all'evento proponendo attività didattiche nelle scuole e serate pubbliche.
Showcase delle attività proposte dall'Atis per la "Giornata della memoria":
Nel 2013 l’Associazione Ticinese degli Insegnanti di Storia ha voluto contribuire alla Giornata della Memoria offrendo in collaborazione con il Liceo cantonale di Lugano 1 (www.liceolugano.ch) – e in serata al pubblico più vasto – alcune occasioni di riflessione dedicate alla storia delle dittature militari in America latina, in particolare al colpo di Stato militare in Cile di cui ricorre il quarantesimo anniversario.
Il 27 gennaio 2014 ricorre la Giornata ufficiale della memoria in Ticino, per ricordare i crimini contro l’umanità e ogni forma di discriminazione e razzismo. Per tale ricorrenza, l'atis ha voluto offrire alcune occasioni di riflessione dedicate alla storia dell'Africa nel Novecento, ricordando le violenze e i genocidi ma anche le speranze e le pacificazioni di un continente spesso ingiustamente dimenticato.
Il prossimo 27 gennaio ricorre il settantesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Nell'ambito della Giornata ufficiale della memoria l'atis ha voluto offrire alle scuole alcune occasioni di riflessione sui temi della Shoah e della politica d'asilo praticata dalla Confederazione svizzera durante la Seconda guerra mondiale.
Il prossimo 27 gennaio ricorre il settantunesimo asanniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Nell'ambito della Giornata ufficiale della memoria l'atis ha voluto offrire alle scuole alcune occasioni di riflessione sui temi del genocidio armeno.
L'atis, l'associazione ticinese degli insegnanti di storia, organizza nelle scuole esposizioni e mostre di carattere storico in collaborazione con associazioni e organizzazioni culturali.
L'atis ha organizzato e partecipato alla presentazione di diversi libri.
Nel corso della sua storia l'Atis ha organizzato diversi congressi, sia pubblici sia dedicati agli insegnanti di storia.
L’ATIS, l’Associazione ticinese degli insegnanti di storia, è nata nel 2003 dalla necessità di promuovere l'insegnamento della storia e lo sviluppo di uno sguardo critico ai grandi problemi che animano il nostro tempo. Per questa ragione, l'associazione ha rivestito un ruolo pubblico nella società ticinese e nella realtà della scuola.
Per festeggiare i primi vent’anni di attività, l’ATIS ha deciso di invitare il pubblico ticinese a partecipare a un Festival di storia offrendo l’occasione per riflettere sull’evoluzione delle società umane.
Una festa della storia, appuntamento inedito nel panorama svizzero a sud delle Alpi, in cui chiamare voci autorevoli dello scenario culturale svizzero e italiano per dialogare intorno a un tema specifico: il ruolo del coraggio come soggetto e oggetto di storia.
Echi di storia, questo il nome della manifestazione, ha l’ambizione di divenire un appuntamento fisso, dal taglio internazionale, in grado di spaziare nel tempo e nello spazio, dall’antichità alla contemporaneità, in una prospettiva pluridisciplinare e pluriscalare, combinazione di storia globale e storia locale.
Così concepito, il festival, con sede a Lugano (almeno per la sua prima edizione) vorrebbe comporsi di più appuntamenti scanditi nell’arco di quattro giornate, alternando lectio magistralis, dibattiti, interviste, spettacoli, incontri con le scuole, proiezioni filmiche, presentazioni di libri.
In questa categoria ci sono, divisi in sottocartelle, gli speciali dell'atis.
Nel numero 3 della rivista Cartable de Clio apparso nel 2003, il nostro collega Massimo Chiaruttini ha pubblicato alcuni componimenti scritti da un'allieva ticinese, Lidia Bernardazzi, che negli anni 1938-1942 ha seguito le scuole in un istituto scolastico in Piemonte.
I testi, nove in tutto, costituiscono un interessante materiale su cui far lavorare i ragazzi di scuola media e medio-superiore. La loro analisi offre infatti la possibilità di approfondire alcuni aspetti del fascismo, primo fra tutti quello relativo all'uso della scuola quale veicolo di propaganda e di diffusione dei valori propugnati dal regime.
La pubblicazione anche sul nostro sito internet dei nove componimenti (preceduti da una breve introduzione utile a spiegarne il contesto storico) è un'occasione per offrire ai colleghi la possibilità di accedere a un tipo di fonte inconsueto, suscettibile di essere utilizzato mediante approcci differenziati e originali.
Per ulteriori approfondimenti sull'autrice dei temi e sul contesto nel quale furono scritti, si rimanda all'articolo "Il fascismo di Lidia, piccola italiana svizzera",
L'articolo è apparso nella rivista Cartable de Clio. Revue romande et tessinoise sur la didactique de l'histoire, N.3, Ed. Loisir et Pédagogie, Lausanne 2003, pp. 279-302), scaricabile - assieme al testo completo dei temi in formato PDF - nella lista che segue.
Testo completo dei temi scritti da Lidia, piccola italiana svizzera (PDF).
Pubblicato in Cartable de Clio. Revue romande et tessinoise sur la didactique de l'histoire, N.3, Ed. Loisir et Pédagogie, Lausanne 2003, pp. 279-302.
Materiale sulla storia dell'ambiente nel Novecento.
Le informazioni e le fonti presentate in questa categoria permettono di osservare i luoghi della memoria della Resistenza nel caso specifico della “Repubblica” dell’Ossola
Una delle finalità dell'Associazione è la condivisione di unità e di esperienze didattiche.
In questa sezione del sito, i membri dell'Associazione ticinese degli insegnanti di storia presentano alcuni particolari moduli didattici che, sperimentati in classe, sono stati considerati validi dai docenti associati e apprezzati dagli studenti.
Lo scambio delle esperienze di lettura rappresenta per l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia un fondamentale mezzo di aggiornamento reciproco delle singole competenze disciplinari. In quest'ottica l'atis ritiene utile proporre una sezione del sito in cui si possano scambiare osservazioni e critiche su opere storiche o storiografiche che possono avere un valore nell'approfondimento personale o nella realizzazione di materiale didattico.
L'utilizzo di internet è diventato importante anche nella scuola e nella programmazione didattica. La quantità di siti che la rete offre determina però, specialmente negli studenti, l'incapacità di valutare criticamente le fonti e, di conseguenza, l'attendibilità delle informazioni.
In quest'ottica l'atis ritiene utile proporre una sezione del sito in cui possa trovare spazio una sitoteca criticamente aggiornata e valida. I criteri di scelta sono essenzialmente due: la credibilità della fonte e la sua gradevolezza grafica. Spesso, infatti, soprattutto nella rete, la grafica è un segnale evidente di un sito programmato ed elaborato con cura e professionalità.
Una delle finalità dell'Associazione è la condivisione di unità e di esperienze didattiche.
In questa sezione del sito, i membri dell'Associazione ticinese degli insegnanti di storia presentano materiale didattico pronto ad essere sperimentato in classe.
Per l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia la programmazione didattica deve avvalersi di tutte le fonti documentarie possibili.
Per questa ragione, in particolar modo per l'insegnamento del XX secolo, l'atis crede che l'uso critico e analitico di fonti multimediali, orali o filmate, possano portare alla sperimentazione didattica un apporto importante e arricchente.
In questa sezione l'associazione ticinese degli inseganti di storia presenta una serie di testimonianze raccolte dai suoi membri.
Trovano spazio in questa sezione fonti raccolte sia oralmente sia attraverso una registrazione video.
A fianco di ogni testimonianza sono presentate la biografia del testimone, il contesto storico in cui il testimone è vissuto e alcuni approfondimenti storiografici o didattici.
L'Associazione ticinese degli insegnanti di storia presenta in questa categoria della sezione Mediateca le registrazioni delle conferenze che negli anni ha organizzato su vari temi storici. Putroppo l'associazione non ha avuto la possibilità di registrare tutte le conferenze svolte. Vengono dunque presentate in questa sezione solo una parte delle sue conferenze.
Navigando in rete si possono trovare, soprattutto su YouTube, sprazi di film a carattere storico. Pur riconoscendo il valore del diritto d'autore, l'associazione ticinese degli insegnanti di storia ritiene utile proporre in questa categoria alcune segnalazioni di filmati presenti su internet che possono contribuire all'insegnamento della storia.
L'atis ha inoltre svolto alcune iniziative legate all'uso didattico dei film a carattere storico. Puoi andare a visionare questo materiale premento su questo collegamento.
L'atis, durante le sue attività, ha proposto ai suoi soci e agli studenti vari documentari che ritiene utili strumenti della didattica della storia.
In collaborazione con la Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana e con altri enti, in questa sezione vengono proposti alcuni documenti o reportages di utilità pubblica per l'insegnamento della storia nelle scuole.
Tutti i filmati presenti in questa sezione sono pubblicati con il permesso dei loro autori e dei loro produttori.
In questa sezione si possono trovare le testimonianze video o audio di alcune uscite organizzate negli anni dall'Associazione ticinese degli Insegnanti di storia.
In questa sezione sono presenti le notizie riguardanti l'atis in generale.