"Lettere tendenziose dei docenti della scuola pubblica, "Interrogazione del deputato Lorenzo Quadri
Riportiamo in integrale il testo dell'interrogazione che il deputato della Lega dei Ticinesi ha rivolto al Consiglio di Stato del Canton Ticino. Il testo può anche essere scricato a questo indirizzo internet: http://www.ti.ch/CAN/SegGC/comunicazioni/GC/interrogazioni/200.10.htm.
18 settembre 2010 / 200.10
Lettere tendenziose dei docenti della scuola pubblica
Nei giorni scorsi il comitato dell'Associazione ticinese docenti di storia (Atis) ha scritto al Consigliere di Stato Marco Borradori chiedendogli di distanziarsi dalla prima pagina del Mattino della domenica dedicata ai Rom.
Gli scriventi non si sono rivolti a Borradori come privati cittadini, ma servendosi della loro funzione di dipendenti pubblici, cui fanno esplicito riferimento nella loro missiva.
Usando la funzione di dipendenti pubblici, i docenti hanno redatto una presa di posizione tendenziosa e unilaterale (il destinatario l'ha più diplomaticamente definita "un tantino unilaterale e molto parziale"). Di fatto un attacco partitico a un movimento politico.
La presa di posizione inviata al Consigliere di Stato si limita a condannare la prima pagina del Mattino della domenica, prima pagina che faceva riferimento a un problema reale e concreto: i furti con scasso in Ticino ad opera di Rom residenti nei campi del Nord Italia, che spesso si servono di minorenni per compiere reati. Episodi che continuano a verificarsi; l'ultimo dei quali, avvenuto giovedì pomeriggio, ha avuto come protagoniste due minorenni, fermate dalle guardie di confine al volante di un'auto e provviste degli strumenti per compiere effrazioni.
La presa di posizione dei docenti di storia è unilaterale e tendenziosa, in quanto fa riferimento unicamente alla prima pagina del domenicale, mentre manca del tutto la condanna nei confronti dei gravi atti vandalici, compreso l'incendio di un automobile parcheggiata davanti a un condominio (cosa sarebbe successo se il serbatoio della vettura fosse esploso?) nonché delle azioni intimidatorie contro il presidente della Lega dei Ticinesi.
A meno che siano questi i "valori" che i docenti in questione ritengono compatibili con lo spirito della scuola pubblica ticinese.
Chiedo pertanto al Consiglio di Stato:
- Il CdS condivide l'utilizzo (abuso?) della funzione pubblica per prese di posizioni tendenziose e unilaterali?
- L'utilizzo (abuso?) della funzione pubblica per prese di posizione unilaterali e tendenziose è compatibile con i principi che reggono la scuola pubblica?
- Il CdS ritiene adeguato e conforme ai valori della società civile invocati dagli scriventi medesimi, che docenti di storia, riferendosi chiaramente alla propria funzione pubblica (e non esprimendosi come privati cittadini), sottoscrivano prese di posizione in cui condannano la prima pagina di un domenicale, ma non spendono per contro una parola per condannare gravi atti di vandalismo (che avrebbero potuto avere conseguenze gravi per terze persone) e intimidazioni?
Lorenzo Quadri
Scarica l'interrogazione in formato PDF: