I Dossier dell'Atis: contenuti
In questa categoria ci sono, divisi in sottocartelle, gli speciali dell'atis.
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Il dossier è stato elaborato in larga misura grazie ai documenti conservati negli archivi della Fondazione Pellegrini Canevascini.
Le fonti sono state messe a disposizione dal gruppo di lavoro della Fondazione; si ringraziano particolarmente Francesca Mariani, Pasquale Genasci e Gabriele Rossi per la collaborazione.
I documenti sono a disposizione sul sito della Fpc (https://fpct.ch) e dell’Atis.
Nel corso della sua storia l'Associazione ticinese delle/degli insegnanti di storia ha prodotto diverso materiale dedicato alla storia di genere. In occasione della scioperio svizzero delle donne ha deciso di riunirlo e di arricchirlo con nuovi contributi.
Le proposte vengono dal corpo insegnante della Svizzera italiana e non vogliono certamente avere carattere paradigmatico: rappresentano gli sforzi intrapresi per introdurre nelle programmazione di storia delle scuole medie, medie superiori e professionali del Canton Ticino per sensibilizzare le allieve e gli allievi alla storia di genere.
L'atis intende ringraziare per la collaborazione gli esperti di storia per i settori medio e professionale.
L'atis fornisce una bibliografia sommaria di alcuni studi che possono permettere un approfondimento della tematica sia a livello storico e storiografico sia a livello didattico.
Alcuni stralci di queste opere e una parte degli articoli presentati sono disponibili in formato PDF nei materiali didattici proposti.
Dalle riflessioni precedenti appare evidente che, per introdurre una prospettiva di genere, non occorre che ai piani di studi e ai curricula di storia, già sempre più densi, si aggiungano nuovi campi e terreni di insegnamento. È necessaria invece una rivoluzione nel metodo: da un lato abbandonare il modello cronologico lineare e la presunzione dell’onniscienza, dall’altro imparare a (e insegnare a) interrogare e a indagare in maniera alternativa le tematiche del curriculum già comunemente affrontate. Per questa ragione è fondamentale individuare per ogni anno di insegnamento alcuni temi fortemente legati al genere e all’identità da proporre alle studentesse e agli studenti. Come già segnalato, affinché si possa esplicitare la continuità e la progressività del discorso di genere, serve un approccio costante e ripetuto nel corso dell’anno.
La riflessione storiografica sulla storia di genere ha indotto le insegnanti e gli insegnanti a riflettere con maggiore attenzione allo spazio che viene dato alle donne e ai rapporti di genere nella didattica della storia. Nel corso degli ultimi decenni tanti sono stati gli sforzi per introdurre la storia di genere nei piani di studio e nella pianificazione dell'insegnamento della storia. Nei programmi e nei manuali lo spazio per questa tematica aumenta sempre di più, ma molto ancora occorre fare affinché nella pratica quotidiana di insegnamento la questione di genere diventi una categoria fondamentale per l'analisi storica.
Per raggiungere questo obiettivo, occorre fornire alle docenti e ai docenti alcuni strumenti per permettere loro di comprendere appiena il valore della storia di genere nell'insegnamento della storia.
Nel corso del XX secolo, la storia delle donne è nata per contrastare l’epistemologia classica della storia, che attribuiva al soggetto maschile caratteri di universalità, cercando dunque di sopperire all’assenza delle donne dalla storia. L’avanzamento costante delle ricerche ha aperto problematiche nuove, che toccano i rapporti di potere tra uomo e donna, nonché le costruzioni culturali e sociali che soggiacciono al patriarcato e al discorso della supremazia maschile. L’attenzione si è dunque progressivamente spostata «dalla storia di uno specifico (per quanto ampio) gruppo sociale - le donne - alla più inclusiva storia delle relazioni sociali tra i sessi, e alla costruzione storica e sociale delle identità maschili e femminili in relazione fra loro» (Salvatici, 2010).
L'Atis vi invita all'anteprima del documentario di Olmo Cerri "Non ho l'età: Il ritornello che ha commosso una generazione di migranti" che sarà presentato lunedì 27 novembre 2017 alle ore 20.30 al Cinema Lux di Massagno.
Le informazioni e le fonti presentate in questo speciale dell'atis, realizzato da Daniela Delmenico e pubblicato in collaborazione con la sezione di storia dell'Università di Losanna, permettono di studiare l'emigrazione italiana in Svizzera attraverso una lente speciale: le lettere inviate dai migranti italiani nella Confederazione alla giovane cantante Gigliola Cinquetti tra il 1964 e il 1965.
di Angelo Airoldi e Pasquale Genasci
Non si può conoscere a fondo una società senza tener conto anche del ruolo della donna e dei bambini o senza esaminare gli elementi affettivi che la compongono. Di solito gli storici si occupano invece esclusivamente degli uomini; le madri, le mogli, le figlie e le sorelle sono quasi sempre dimenticate. L’importanza che queste ultime hanno avuto nella vita economica delle nostre valli dovrebbe convincere anche i più accaniti misogini a riconsiderarne la posizione nella storia.
La bibliografia sul tema della stregoneria e della caccia alle streghe è sterminata. Per questa ragione ci limitiamo a presentare una scelta ragionata delle ricerca in quest'ambito svolte nella Svizzera italiana.
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ATIS - INFORMAZIONI GENERALI
L'Atis, Associazione ticinese insegnanti di storia, è nata il 2 ottobre 2003 con l'obiettivo di riunire i docenti di storia della Svizzera italiana di tutti i gradi di scuola.
L'Associazione promuove la riflessione e il dibattito sull'insegnamento della storia e sulle diverse correnti storiografiche.
Difende la professionalità dell'insegnante di storia nell'ambito di una scuola sempre più messa sotto pressione dalle esigenze di una società dominata dalle leggi del rendimento economico.