Le lettere degli emigranti
Le sei lettere qui presentate appartengono al fondo “Gigliola Cinquetti”, conservato all’Archivio della scrittura popolare del Museo storico di Trento.
Questo fondo contiene quasi 150'000 lettere, inviate soprattutto tra il 1964 e la fine degli anni Settanta. Il destinatario è sempre lo stesso: Gigliola Cinquetti, una cantante diventata famosa vincendo il Festival di Sanremo del ’64, che aveva avuto poi un grande successo non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Anche tra gli emigrati italiani in Svizzera vi erano molti fans della cantante, che hanno deciso di scriverle per raccontarle la propria storia e per chiederle aiuto.
L’analisi di queste lettere permette di vedere il fenomeno dell’emigrazione italiana in Svizzera nel secondo dopoguerra dal punto di vista dei suoi protagonisti: gli emigrati.
Ciò che emerge non sono aspetti demografici o economici, e nemmeno politici, ci si concentra invece sulla soggettività delle persone, su ciò che per loro significava quotidianamente essere degli emigrati. Come abbiamo visto, gli aspetti sui quali queste persone mettono l’accento sono le difficoltà della loro condizione: i problemi economici, la situazione lavorativa precaria e pericolosa, le malattie, la solitudine e la nostalgia dell’Italia, la lontananza dai propri cari.
Tutti questi elementi, che come abbiamo potuto notare sono finalizzati ad una richiesta specifica rivolta al destinatario della lettera, sono infatti i più importanti per queste persone, che vivevano in condizioni difficili, dal punto di vista materiale ma anche psicologico, in un paese straniero che non era sempre ben disposto ad accoglierli.
Delle numerose lettere scritte dagli emigrati italiani in Svizzera a Gigliola Cinquetti ne abbiamo scelte sei particolarmente significative:
sololettere
Galleria fotografica dei manoscritti