Lettera di G., malata e madre di L. di 8 anni
Introduzione
Chi scrive è G., madre di L., una bambina di 8 anni. Questa lettera, datata 2 febbraio 1967, mette in luce forse più di altre la drammaticità della situazione di alcuni emigranti. Troviamo infatti il tema della malattia (quella della donna, che si trova all’ospedale, ma anche quella di sua figlia), quello delle difficoltà economiche, ma non solo. La donna fa anche riferimento a uno dei disagi principali per gli emigranti, quello causato dalla lontananza dai propri cari. In questo caso i figli non hanno il permesso di restare in Svizzera con la madre, perché il padre non lavora nella Confederazione da tempo sufficiente da permettere il ricongiungimento familiare (accordo del 1964).
Manoscritto
Trascrizione
Sig. Gigliola
Sono una Sig. che mi trovo al ospedale malata con tanto dispiacere, perché non posso fare sostenimento a tre bambini piccoli, perche il papa non puo arrivare con la paga che prende, sono dal 15 novembre che abitano senza riscaldamento ma il pensiero e per la bambina che deve essere curata che a otto anno.
Io o fatta domanda di tenerli in casa mia ma la domanda cui in Svizzera, non viene concessa perche il papa bisogna che sia due anni che lavora in Svizzera, sicche loro abitano a piaggio val mara. Sig. Gigliola, non posso spiegarmi in tutto.
Vorrei solo perfavore se puo fare un appello se qualcuno puo permettere di aiutare questa familia, di avere un po di caldo, il papa per prendere 60 milla lire al mese deve fare 40 kilometri tutti i giorni, entrare in Svizzera, in bicicletta perche non ce altro metto per Ritornare alla sera dopo le 10. Io sono una emigrante in Svizzera da 6 anni per favore se puo fare un appello.
Il suo indirizzo lo leggo sempre su Familia Cristiana.