Associazione
Il 2 settembre 2015 il Comitato promotore dell'iniziativa «Educhiamo i giovani alla cittadinanza (diritti e doveri)» ha presentato alla stampa la perizia dell'avvocato Pietro Crespi in merito alla presa di posizione del Consiglio di Stato in data 25 marzo 2015 (Link).
L'atis pubblica la versione integrale della perizia (ringraziando la fonte www.ticinolive.ch), evidenziando con un certo compiacimento che le osservazioni dell'avvocato Crespi, alfine di rendere l'iniziativa pienamente legale, ne svuotano in maniera essenziale le modalità d'applicazione, soprattutto in rapporto alla dotazione oraria e allo scorporo delle ore di storia (cfr. parti evidenziate).
In seguito alla comunicazione ufficiale espressa il 25 marzo 2015 dal Consiglio di Stato del Canton Ticino sull'iniziativa denominata «Educhiamo i giovani alla cittadinanza» e inviata alla Commissione speciale scolastica del Parlamento, l'atis ritiene utile prendere ancora pubblicamente posizione (in allegato è possibile scaricare la versione in PDF).
La Società Svizzera di Storia ha preso ufficialmente posizione sull'iniziativa "Educhiamo i giovani alla cittadinanza (diritti e doveri)", sostenendo e sottoscrivendo le tesi già esposte dall'Associazione ticinese degli insegnanti di storia in una lettera indirizzata alla Comissione speciale scolastica del Gran Consiglio e al Consigliere di Stato Manuele Bertoli (scaricabile in allegato).
Il 25 marzo 2015 il governo ticinese ha inviato una sua chiara presa di posizione all’indirizzo della commissione speciale scolastica del Parlamento in merito all'iniziativa popolare generica «Educhiamo i giovani alla cittadinanza».
Nella primavera del 2013 l’iniziativa popolare legislativa generica «Educhiamo i giovani alla cittadinanza (diritti e doveri)» ha raccolto il numero di firme necessario ed è ora all’esame della Commissione speciale scolastica del Gran Consiglio.
L'atis, in quanto associazione mantello degl insegnanti di storia, è stata invitata ad un incontro con la Commissione speciale scolastica.
Pur tenendo presenti le esigenze che hanno determinato il successo dell’iniziativa popolare, l'atis si è riunita in assemblea plenaria e ha votato all'unanimità una presa di posizione in cui sono espresse alcune perplessità in relazione all’introduzione pura e semplice di due ore mensili di civica scorporate dalle ore di storia in tutte le classi e in tutti gli ordini di scuola.
Il comitato dell'Associazione ticinese degli insegnanti di storia desidera pubblicare una comunicazione (in allegato) in cui espone una sua libera presa di posizione in relazione al Manifesto per la Scuola, redatto dal Movimento della Scuola, e alla giornata di sciopero, indetto dal sindacato VPOD per il 5 dicembre 2012.
Riproponiamo il testo della lettera aperta che esprime solidarietà a Giovanni Orelli, scrittore e docente, pubblicata su iniziativa del P.E.N. INTERNATIONAL Centro della Svizzera italiana e retoromancia e dell'ASSI - Associazione Scrittori Svizzera Italiana.
Il 21 marzo 2011 la trasmissione Il Punto della Rete2 della Radio Svizzera di lingua italiana presenta un approfondimento sulla situazione della disciplina "storia" alla SCC di Bellinzona.
Di fronte alla riduzione delle ore di insegnamento di storia nella Scuola Cantonale di Commercio di Bellinzona, l'atis aveva sollecitato la presa di posizione dell'Ufficio dell'Insegnamento medio superiore.
Dopo qualche mese, il direttore dell'Ufficio, prof. Daniele Sartori, risponde alle questioni sollevate dall'atis.
Il Corriere del Ticino di martedì 20 settembre 2010 pubblica un intervento del direttore del giornale Giancarlo Dillena dal titolo "Gioco delle parti: arrabbiati e indignati" in replica alla presa di posizione di Martino Rossi apparsa nello stesso giorno.