Solidarietà a Giovanni Orelli
Riproponiamo il testo della lettera aperta che esprime solidarietà a Giovanni Orelli, scrittore e docente, pubblicata su iniziativa del P.E.N. INTERNATIONAL Centro della Svizzera italiana e retoromancia e dell'ASSI - Associazione Scrittori Svizzera Italiana.
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SOLIDARIETA' A GIOVANNI ORELLI
"Da alcuni secoli, nei Paesi dove la convivenza civile ha peso, significato e importanza, la vita umana è considerata sacra nella sua individualità e nella sua durata. Augurare la morte a qualcuno, addirittura pubblicamente, è un tabù che non viene mai superato. Ed è proprio sul presupposto che, nonostante disaccordi e anche forti polemiche, la vita no, non si tocca, che si fonda la nostra convivenza civile di ticinesi e svizzeri.
Oggi anche questo “tabù civile” viene purtroppo infranto.
Leggiamo infatti su un settimanale ticinese che ci si augura (ma chi? chi è tanto barbaro da augurarsi una cosa simile?) la morte di un noto scrittore ticinese e svizzero, conosciuto e riconosciuto anche oltre le nostre frontiere, Giovanni Orelli.
Sottolineando che augurare la morte di chicchessia pubblicamente è sinonimo di “morte morale” di una società, esprimiamo anche vivo sconcerto che una tale crassa e volgare esternazione da “menagrami” sia stata rivolta a una delle più note personalità del nostro cantone, uno scrittore che con la sua fantasia, il suo impegno e una forte vocazione civile rappresenta da parecchi anni una delle nostre voci più autorevoli.
Con Giovanni Orelli ci si può trovare in accordo o in disaccordo, ma in primo luogo è bello poter discutere con una persona come lui. Discutere, forse, mai e poi mai augurarsi la morte di uno scrittore».
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