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Giornata della memoria 2019: nativi americani

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Lettera di G., 20 anni indebitato
CA Comitato Atis 7198 0 0 0 0

Introduzione

G., l’autore di questa lettera del 1967, emigrato nel Cantone di Basilea Campagna, si trova in una situazione disperata. Nonostante sia molto giovane (ha 20 anni), si è fatto carico dei debiti contratti dai suoi genitori. La sua lettera porta l’attenzione su una delle cause tra le più diffuse dell’emigrazione, ovvero appunto la necessità di pagare dei debiti. Giuseppe, come parecchi suoi connazionali, era emigrato anche in Germania, prima di arrivare in Svizzera. Un altra tematica messa in evidenza da questo documento è quella degli incidenti sul lavoro, molto frequenti tra gli emigrati. Essi infatti, pur di guadagnare qualcosa, accettavano di svolgere anche gli incarichi più duri e pericolosi (quelli che gli Svizzeri non volevano fare), e gli infortuni erano dunque all’ordine del giorno.

Lettera di G., malata e madre di L. di 8 anni
CA Comitato Atis 6215 0 0 0 0

Introduzione

Chi scrive è G., madre di L., una bambina di 8 anni. Questa lettera, datata 2 febbraio 1967, mette in luce forse più di altre la drammaticità della situazione di alcuni emigranti. Troviamo infatti il tema della malattia (quella della donna, che si trova all’ospedale, ma anche quella di sua figlia), quello delle difficoltà economiche, ma non solo. La donna fa anche riferimento a uno dei disagi principali per gli emigranti, quello causato dalla lontananza dai propri cari. In questo caso i figli non hanno il permesso di restare in Svizzera con la madre, perché il padre non lavora nella Confederazione da tempo sufficiente da permettere il ricongiungimento familiare (accordo del 1964). 

Lettera di N., ragazza di 19 anni
CA Comitato Atis 7080 0 0 0 0

Introduzione

L’autrice di questa prima lettera è N., una ragazza di 19 anni, emigrata con tutta la sua famiglia nel Canton Argovia. Il documento non è datato, ma visto che è contenuto nella scatola numero 31 del fondo Cinquetti, le cui lettere sono state scritte quasi tutte tra il 1964 e il 1965, si presume che appartenga a quegli stessi anni. Un primo elemento importante messo in luce dalla scrivente è quello legato alle difficoltà economiche della famiglia, causate principalmente dalla morte di suo padre. I problemi di denaro sono messi in relazione, dalla giovane, al fatto di non poter acquistare beni che non fossero strettamente necessari. Nella sua lettera, N. accenna inoltre al freddo della Svizzera, che assieme alle difficoltà economiche, dovrebbe giustificare la richiesta di abiti che la cantante non usa più, presente nella seconda parte della lettera.

Manoscritto

Trascrizione

Cara Gigliola,

Prima di tutto scusami la mia brutta calligrafia, ora dunque sono una tua ammiratrice che mi piaci tanto e de per questo che mi rivolgo a te, o solo 19 anni e da un po di anni che mi trovo in Svizzera assieme la mia famiglia e siamo stati bene ma ora pultropo una disgrazia cia colpiti e morto mio patre e adesse la vorano mia mamma e la mia sorella più grande e io con le altre mie sorelle non possiamo lavorare perche siamo sotto età, e quello che guadagnano i miei bastano solo per mangiare e pagare la casa, non ci possiamo comprare niente non ci possiamo vestire cie stata una famiglia Svizzera che mia detto di schriverti e chiederti se ciai dei vestiti che non ti metti anche se sono sciupati della roba che tu non ti metti se cela manti la mia mamma la ciusta per noi. Gigliola ti prego non ti chiedo soldi solo ti chiedo della roba che tu non ti metti adesso qui vieni il freddo tu sai che in Svizzera fa molto freddo d’inferno e non abbiamo cosa metterci quinti se ci vuoi aiutare tenè saremo grati, o sembre sentito parla di te che sei tanto buona anche i Svizari dicono sempre che sei tanta buona e con chredo che sarai buona anche connoi.

Ora ti prego di mantarmi una tua foto ti abbraccio con affetto una tua ammiratrice.

Galleria fotografica dei manoscritti

CA Comitato Atis 12340 0 0 0 0
Alessandro Pastore: "Veleni e avvelenatori tra storia, scienza e diritto"
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Ascolta l'audio dell'intervento di Alessandro Pastore al Liceo Cantonale di Lugano 1 nell'ambito della presentazione del suo libro "Veleno. Credenze, crimini, saperi nell’Italia moderna" edito da Il Mulino.

Alcune osservazioni per l'ascolto della testimonianza:
- Per scaricare le tracce premere con il tasto destro del mouse l'immagine "Download" a fianco e selezionare "Salva destinazione con nome...".

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Quando l’ultima serata del festival, dopo un’ora e mezza d’intervallo, è apparso sul video Mike Bongiorno, ad annunciare che tu avevi vinto, mi sono sentita un nodo di commozione chiudermi la gola, quasi che a vincere fossi stata io. Quando ho visto te, così commossa e felice, avrei voluto in quel momento esserti vicina ed abbracciarti, tanta era la gioia che provavo per il tuo successo”
A. O., 16 anni, da Cuneo (17. 2.1964)
L'Emigrazione vissuta: analisi delle lettere a Gigliola Cinquetti
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Le informazioni e le fonti presentate in questo speciale dell'atis, realizzato da Daniela Delmenico e pubblicato in collaborazione con la sezione di storia dell'Università di Losanna, permettono di studiare l'emigrazione italiana in Svizzera attraverso una lente speciale: le lettere inviate dai migranti italiani nella Confederazione alla giovane cantante Gigliola Cinquetti tra il 1964 e il 1965.

Dall’analisi di questi testi, cercheremo di capire cosa questo particolare tipo di documento può dirci a proposito di un fenomeno vasto e importante quale l’emigrazione del secondo dopoguerra, e in particolare di estrarre informazioni a proposito delle condizioni di vita materiali e psicologico-culturali di queste persone.

Cominceremo con alcune informazioni introduttive sull’utilizzo delle lettere come fonte storica, pratica che deve tenere conto di numerosi fattori legati all’ unicità di questa tipologia di fonti.

Sarà inoltre necessario chiarire alcuni aspetti legati all’emigrazione italiana in Svizzera, in particolare a quella dei cosiddetti Trenta Gloriosi, ovvero gli anni che vanno dalla fine della Seconda guerra mondiale al 1974 circa, periodo che fa da cornice alle nostre lettere. In seguito passeremo alla lettura dei documenti in questione, analizzandone il contenuto in rapporto alle informazioni ricevute.

Lo Speciale "L'Emigrazione vissuta: analisi delle lettere a Gigliola Cinquetti"" è composto delle seguenti pagine:

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La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere, siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere. E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia) quando si tratta di scegliere e di andare, te la ritrovi tutta con gli occhi aperti, che sanno benissimo cosa fare. Quelli che hanno letto milioni di libri e quelli che non sanno nemmeno parlare...


F. De Gregori, La storia siamo noi (1985)
CA Comitato Atis 3809 0 0 0 0

Letteratura secondaria:

  • « Arte & Storia », edizione speciale : Catalogo delle mostre Terra di frontiere. Ticino 1939-1945, realizzate nei Musei del Malcantone, Onsernone, di Centovalli-Pedemonte, Lugano : Editrice Ticino Management S.A., anno 6, numero 24, marzo-aprile 2005, 114 p.
  • Renata BROGGINI, Mario VIGANÒ, I sentieri della memoria nel Locarnese 1939-1945, Locarno : Armando Dadò, 2004, 193p.
  • Marco CUAZ, Le Alpi, Bologna : Il Mulino, 2005, 199 p.
  • Edgardo FERRARI (dir.), La « repubblica » dell’Ossola, guida alla storia e ai luoghi, Domodossola : Grossi, 2001, 75 p.
  • Filippo FRASSATI (dir.), La Repubblica dellOssola, settembre – ottobre 1944, Gavirate : Laghi Arti Grafiche s.r.l., 2004 (19591), 302 p.
  • Mario ISNENGHI (dir.), I luoghi della memoria, Roma-Bari : Laterza, 1997, 3 vol. Pierre NORA (dir.), Les lieux de mémoire, Paris : Gallimard, 1997, 3 vol.

 

Articoli:

  • Adriano BAZZOCCO, « La frontiera italo-ticinese all’epoca della Resistenza », in Ersilia PERONA, Alberto CAVIGLION (dir.), Luoghi della memoria, memoria dei luoghi nelle regioni alpine occidentali, 1940-1945, Torino : Blu Edizioni, 2005, pp.137-151
  • Barbara BERRUTI, Bruno MAIDA, « La memoria della guerra e della Resistenza », in Gianni PERONA (dir.), Alpi in Guerra 1939-1945, Torino : Blu Edizioni, 2004, pp. 100-105
  • Alberto CAVAGLION, « La memoria delle Alpi », in Gianni PERONA (dir.), Alpi in Guerra 1939-1945, Torino : Blu Edizioni, 2004, pp. 73-76
  • Jean-Claude DUCLOS, « Mémoires et muséographie de la dernière guerre dans les Alpes », in Nelly VALSANGIACOMO (dir.), Le Alpi e la guerra, funzioni e immagini, Bellinzona : Giampiero Casagrande editore, 2007, pp.351-362
  • Gil EMPRIN, Philippe BARRIÈRE, « Scrivere la storia della memoria alpina della seconda guerra mondiale : qualche proposta », in Gianni PERONA (dir.), Alpi in Guerra 1939- 1945, Torino : Blu Edizioni, 2004, pp. 82-88
  • Christian LUCHESSA, « Memoria, luoghi della memoria e vuoti di memoria », in Gianni PERONA (dir.), Alpi in Guerra 1939-1945, Torino : Blu Edizioni, 2004, pp. 89-93
  • Ersilia PERONA, « Dai luoghi della memoria alla memoria dei luoghi : i musei della Resistenza in Italia », in Ersilia PERONA, Alberto CAVIGLION (dir.), Luoghi della memoria, memoria dei luoghi nelle regioni alpine occidentali, 1940-1945, Torino : Blu Edizioni, 2005, pp.187-198
  • Augusto RIMA, « I fatti dei Bagni di Craveggia del 18 ottobre 1944», Rivista militare ticinese, Lugano, LI, n. 4, 1979
  • Michele TUNISI, « Frontiera sud », Rivista militare ticinese, Lugano, LI, n. 4, 1979, pp. 347- 352
  • Marino VIGANÒ, « Nella seconda guerra mondiale: ombre e luci», in Raffaello CESCHI (dir.), Storia del Cantone Ticino, il Novecento, Bellinzona : collana di storia edita dallo Stato del Cantone Ticino, 1998, pp. 517-550

Audiovisivi:

  • Trasmissione televisiva sui Bagni di Craveggia, visibile all’indirizzo: http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/svizzeraedintorni.html?po=abdfae5f-e75c-4dc6 9fe8-cc95b2ddb239&date=27.09.2009#tabEdition, ultima consultazione: 27.4.2011.

Siti Internet :

  • Dizionario storico della Svizzera, http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I27835.php.
  • http://www.anpi.it/la-resistenza-italiana/, ultima consultazione: 26 aprile 2011.
  • http://www.casadellaresistenza.it/memoria.cfm, ultima consultazione: 10.11.2009.
  • http://www.comune.domodossola.vb.it/, ultima consultazione: 10.11.2009.
  • http://www.memoriadellealpi.net/, ultima consultazione: 15.10.2009.
  • http://www.isrn.it/, ultima consultazione: 10.11.2009.
  • http://www.isrn.it/dvd/citta_guerra/apparati/home.htm, ultima consultazione: 10.11.2009.
  • http://www.isrn.it/dvd/dvd_chiovini/repubblica_partigiana/4.htm, ultima consultazione: 10.11.2009.
  • http://www.isrn.it/dvd/dvd_chiovini/sentiero_beltrami/home.htm,ultima consultazione: 10.11.2009.
  • http://www.istoreto.it, ultima consultazione: 30.10.2009.
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ATIS - INFORMAZIONI GENERALI

L'Atis, Associazione ticinese insegnanti di storia, è nata il 2 ottobre 2003 con l'obiettivo di riunire i docenti di storia della Svizzera italiana di tutti i gradi di scuola.

L'Associazione promuove la riflessione e il dibattito sull'insegnamento della storia e sulle diverse correnti storiografiche.

Difende la professionalità dell'insegnante di storia nell'ambito di una scuola sempre più messa sotto pressione dalle esigenze di una società dominata dalle leggi del rendimento economico.

Associazione ticinese degli insegnanti di storia - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - https://www.atistoria.ch