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I Dossier dell'Atis: contenuti

In questa categoria ci sono, divisi in sottocartelle, gli speciali dell'atis.

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L'Emigrazione vissuta: analisi delle lettere a Gigliola Cinquetti
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Le informazioni e le fonti presentate in questo speciale dell'atis, realizzato da Daniela Delmenico e pubblicato in collaborazione con la sezione di storia dell'Università di Losanna, permettono di studiare l'emigrazione italiana in Svizzera attraverso una lente speciale: le lettere inviate dai migranti italiani nella Confederazione alla giovane cantante Gigliola Cinquetti tra il 1964 e il 1965.

Dall’analisi di questi testi, cercheremo di capire cosa questo particolare tipo di documento può dirci a proposito di un fenomeno vasto e importante quale l’emigrazione del secondo dopoguerra, e in particolare di estrarre informazioni a proposito delle condizioni di vita materiali e psicologico-culturali di queste persone.

Cominceremo con alcune informazioni introduttive sull’utilizzo delle lettere come fonte storica, pratica che deve tenere conto di numerosi fattori legati all’ unicità di questa tipologia di fonti.

Sarà inoltre necessario chiarire alcuni aspetti legati all’emigrazione italiana in Svizzera, in particolare a quella dei cosiddetti Trenta Gloriosi, ovvero gli anni che vanno dalla fine della Seconda guerra mondiale al 1974 circa, periodo che fa da cornice alle nostre lettere. In seguito passeremo alla lettura dei documenti in questione, analizzandone il contenuto in rapporto alle informazioni ricevute.

Lo Speciale "L'Emigrazione vissuta: analisi delle lettere a Gigliola Cinquetti"" è composto delle seguenti pagine:

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La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere, siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere. E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia) quando si tratta di scegliere e di andare, te la ritrovi tutta con gli occhi aperti, che sanno benissimo cosa fare. Quelli che hanno letto milioni di libri e quelli che non sanno nemmeno parlare...


F. De Gregori, La storia siamo noi (1985)
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Letteratura secondaria:

  • « Arte & Storia », edizione speciale : Catalogo delle mostre Terra di frontiere. Ticino 1939-1945, realizzate nei Musei del Malcantone, Onsernone, di Centovalli-Pedemonte, Lugano : Editrice Ticino Management S.A., anno 6, numero 24, marzo-aprile 2005, 114 p.
  • Renata BROGGINI, Mario VIGANÒ, I sentieri della memoria nel Locarnese 1939-1945, Locarno : Armando Dadò, 2004, 193p.
  • Marco CUAZ, Le Alpi, Bologna : Il Mulino, 2005, 199 p.
  • Edgardo FERRARI (dir.), La « repubblica » dell’Ossola, guida alla storia e ai luoghi, Domodossola : Grossi, 2001, 75 p.
  • Filippo FRASSATI (dir.), La Repubblica dellOssola, settembre – ottobre 1944, Gavirate : Laghi Arti Grafiche s.r.l., 2004 (19591), 302 p.
  • Mario ISNENGHI (dir.), I luoghi della memoria, Roma-Bari : Laterza, 1997, 3 vol. Pierre NORA (dir.), Les lieux de mémoire, Paris : Gallimard, 1997, 3 vol.

 

Articoli:

  • Adriano BAZZOCCO, « La frontiera italo-ticinese all’epoca della Resistenza », in Ersilia PERONA, Alberto CAVIGLION (dir.), Luoghi della memoria, memoria dei luoghi nelle regioni alpine occidentali, 1940-1945, Torino : Blu Edizioni, 2005, pp.137-151
  • Barbara BERRUTI, Bruno MAIDA, « La memoria della guerra e della Resistenza », in Gianni PERONA (dir.), Alpi in Guerra 1939-1945, Torino : Blu Edizioni, 2004, pp. 100-105
  • Alberto CAVAGLION, « La memoria delle Alpi », in Gianni PERONA (dir.), Alpi in Guerra 1939-1945, Torino : Blu Edizioni, 2004, pp. 73-76
  • Jean-Claude DUCLOS, « Mémoires et muséographie de la dernière guerre dans les Alpes », in Nelly VALSANGIACOMO (dir.), Le Alpi e la guerra, funzioni e immagini, Bellinzona : Giampiero Casagrande editore, 2007, pp.351-362
  • Gil EMPRIN, Philippe BARRIÈRE, « Scrivere la storia della memoria alpina della seconda guerra mondiale : qualche proposta », in Gianni PERONA (dir.), Alpi in Guerra 1939- 1945, Torino : Blu Edizioni, 2004, pp. 82-88
  • Christian LUCHESSA, « Memoria, luoghi della memoria e vuoti di memoria », in Gianni PERONA (dir.), Alpi in Guerra 1939-1945, Torino : Blu Edizioni, 2004, pp. 89-93
  • Ersilia PERONA, « Dai luoghi della memoria alla memoria dei luoghi : i musei della Resistenza in Italia », in Ersilia PERONA, Alberto CAVIGLION (dir.), Luoghi della memoria, memoria dei luoghi nelle regioni alpine occidentali, 1940-1945, Torino : Blu Edizioni, 2005, pp.187-198
  • Augusto RIMA, « I fatti dei Bagni di Craveggia del 18 ottobre 1944», Rivista militare ticinese, Lugano, LI, n. 4, 1979
  • Michele TUNISI, « Frontiera sud », Rivista militare ticinese, Lugano, LI, n. 4, 1979, pp. 347- 352
  • Marino VIGANÒ, « Nella seconda guerra mondiale: ombre e luci», in Raffaello CESCHI (dir.), Storia del Cantone Ticino, il Novecento, Bellinzona : collana di storia edita dallo Stato del Cantone Ticino, 1998, pp. 517-550

Audiovisivi:

  • Trasmissione televisiva sui Bagni di Craveggia, visibile all’indirizzo: http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/svizzeraedintorni.html?po=abdfae5f-e75c-4dc6 9fe8-cc95b2ddb239&date=27.09.2009#tabEdition, ultima consultazione: 27.4.2011.

Siti Internet :

  • Dizionario storico della Svizzera, http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I27835.php.
  • http://www.anpi.it/la-resistenza-italiana/, ultima consultazione: 26 aprile 2011.
  • http://www.casadellaresistenza.it/memoria.cfm, ultima consultazione: 10.11.2009.
  • http://www.comune.domodossola.vb.it/, ultima consultazione: 10.11.2009.
  • http://www.memoriadellealpi.net/, ultima consultazione: 15.10.2009.
  • http://www.isrn.it/, ultima consultazione: 10.11.2009.
  • http://www.isrn.it/dvd/citta_guerra/apparati/home.htm, ultima consultazione: 10.11.2009.
  • http://www.isrn.it/dvd/dvd_chiovini/repubblica_partigiana/4.htm, ultima consultazione: 10.11.2009.
  • http://www.isrn.it/dvd/dvd_chiovini/sentiero_beltrami/home.htm,ultima consultazione: 10.11.2009.
  • http://www.istoreto.it, ultima consultazione: 30.10.2009.
La trasposizione didattica
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La Resistenza italiana: la “Repubblica” dell'Ossola e i luoghi della memoria

Obiettivi della lezione

Alla fine della lezione gli allievi saranno a conoscenza degli elementi principali che caratterizzano la “Repubblica” dell’Ossola. 

  • Durata della “Repubblica”
  • Costituzione di un governo provvisorio basato su principi democratici
  • I motivi per cui si può considerare che la “Repubblica” dell’Ossola è rappresentativa della Resistenza italiana
I luoghi della memoria nell'Ossola e in Ticino: mappa
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Rappresentazione geografica dei luoghi della memoria presenti nell’Ossola e in Ticino

Supporto : estratto della carta della Svizzera (carta scolastica della Svizzera), 1 :500000, Zurich : Orell Fuessli, 1990.

Luoghi della memoria:

  1. Sentiero della memoria tra la Valle Bedretto (TI) e la Val Formazza (VCO)
  2. Sentiero della memoria tra la Valle Maggia (TI) e la Valle Antigorio (VCO)
  3. Sentiero della memoria tra la Valle Onsernone (TI) e la Valle Vigezzo (VCO)
  4. Bagni di Craveggia: croce in pietra; battaglia il 18.10.1944
  5. Spruga: placca in onore del partigiano Federico Marescotti
  6. Sentiero della memoria tra le Centovalli (TI) e la Val Vigezzo (VCO)
  7. Finero, Val Vigezzo: monumento ai caduti per la libertà; Sasso di Finero: placche commemorative per Alfredo Di Dio e Attilio Moneta
  8. Sentiero della memoria tra Ascona (TI) e Cannobio (VCO)
  9. Cannobio: prima città liberata nel 1944; una placca commemora l‘avvenimento; placca per le vittime dei fascisti
  10. Malesco, Val Vigezzo: stabilimento dove vennero imprigionati i partigiani catturati durante il rastrellamento della Val Grande, giugno 1944
  11. Druogno, Val Vigezzo: stabilimento utilizzato durante la “Repubblica” come prigione per i fascisti
  12. Goglio, Vallée Antigorio: monumento che ricorda quattro partigiani della « Valdossola », assassinati il 17.10.1944
  13. Varzo, Val Divedro: placca, alla stazione, che ricorda l’azione partigiana che impedì la distruzione del tunnel del Sempione
  14. Crodo, Vallée Antigorio: placca dedicata ai partigiani
  15. Trontano: placca commemorativa dedicata a Paolo Ferrarsi
  16. Domodossola: sala storica; placca al palazzo municipale; placca in piazza ex-carceri ; placca alla stazione;; monumento alla Resistenza; Croce al cimitero; tombre al cimitero; nomi delle vie e delle piazze; placca all’ospedale San Biagio; stadio comunale S. Cerotti; palestra in via C.Battisti, dedicata a Ferruccio Marchioni; c’era una placca per i morti tedeschi; monumento per gli internati dei Lager
  17. Béura: monumento che ricorda un’esecuzione. Questo monumento è stato trasformato in una meridiana che le10h30 del 27.6.1944 (momento del massacro)
  18. Villadossola: sala storica
  19. Pallanzeno: cippo che commemora un massacro
  20. Castiglione, Vallée Anzasca: cippa all’alpe di Meccia, dove ci fu un massacro il 22.10.1944. Inoltre, l’avvenimento è commemorato ogni anno.
  21. Pieve Vergonte: affresco che richiama la Resistenza
  22. Colloro: monumento; cippo per i caduti in guerra; Alpe di Lut: croce i ricordo dei partigiani della « Valdossola »; Alpe la Piana: monumento, eretto nel 2000
  23. Premosello: nella piazza centrale è ricordata la data 29.8.1944 (rappresaglia tedesca); placche che indicano i luoghi delle esecuzioni
  24. Anzola d’Ossola: monumento che ricorda 13 partigiani uccisi il 6.8.1944
  25. Megolo mezzo: ogni anno viene commemorata la battaglia del 13.2.1944
  26. Ornavasso: placca per « Mondo » (Edmondo Rossi), posizionata nel luogo dove è morto; Casa – Museo della divisione « Valtoce » ; Monumento dedicato alla Resistenza; cippo che ricorda la nascita della formazione partigiana « Valtoce », raggruppamento « Fratelli Di Dio »
  27. Mergozzo: il 15.9.1943 ebbe luogo uno dei primi prelevamenti di ebrei nella zona
  28. Gravellona Toce: cippo che ricorda la frontiera della “Repubblica”
  29. Omegna: monumento al partigiano
  30. Baveno: roccia con un’incisione che ricorda l’esecuzione di 17 partigiani
  31. Fondotoce: santuario; Casa della Resistenza; parco della memoria e della pace
  32. Intra: Villa Caramora : sede del commando SS; scuola elementare femminile dove furono arsi gli ebrei della famiglia Ovazza
  33. Intragna, Centovalli: esposizione: « I bambini del pane bianco », 1994 ; « La guerra nascosta », 2005
  34. Loco, Valle Onsernone: esposizione: « I percorsi delle idee », 2005
Il Dossier «Luoghi della memoria»
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Nel Dossier delle fonti sarà possibile osservare che, anche in un caso ristretto come quello della “Repubblica” dell’Ossola, si trovano luoghi della memoria di diversi tipi. Alcuni di questi luoghi saranno esposti tramite diversi tipi di fonti e divisi in categorie.

I luoghi della memoria
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Il concetto di “luoghi della memoria” è stato definito, negli anni Ottanta, dallo storico Pierre Nora e questi luoghi raggruppano degli elementi molto diversi fra loro: possono essere luoghi della memoria delle date particolarmente significative, degli stemmi, delle piazze, degli edifici, delle commemorazioni…

Questi luoghi, tuttavia, hanno una caratteristica in comune, sono dei punti pieni di significato, dove si condensa la memoria. Sono delle unità materiali o ideali che la volontà degli uomini e il passaggio del tempo hanno fatto diventare dei luoghi simbolici. Questi luoghi impediscono di dimenticare determinate situazioni o avvenimenti. Si tratta tuttavia di resti, testimoni di un altro tempo.

Testimoniano dei fatti storici, dunque sono delle fonti. Pertanto, forniscono informazioni relative solo ad alcuni avvenimenti, dunque permettono di capire quale è la memoria collettiva che si è creata attorno a una situazione. Non va tuttavia dimenticato che è anche importante considerare cosa non viene ricordato. In effetti, i luoghi della memoria non appartengono solo al campo della storia, ma anche a quello della memoria. La storia è una ricostruzione del passato, la memoria invece è influenzata dai ricordi e dalle dimenticanze ed è soggetta a manipolazioni.

Negli ultimi anni, anche in Italia il tema dei luoghi della memoria è entrato nella storiografia e nel dibattito culturale corrente, si veda il lavoro di Mario Isnenghi oppure il sito www.iluoghidellamemoria.it  pubblicato per il 150° dell'Unità italiana.

Il movimento partigiano nell'Ossola
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In questa pagina vengono brevemente presentati il movimento di resistenza in Europa e la creazione della "Repubblica dell'Ossola".

I luoghi della memoria della Resistenza: la “Repubblica” dell'Ossola
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Le informazioni e le fonti presentate in questo speciale dell'atis, realizzato da Giulia Pescioli e pubblicato in collaborazione con la sezione di storia dell'Università di Losanna,  permettono di osservare i luoghi della memoria della Resistenza nel caso specifico della “Repubblica” dell’Ossola.

Per capire qual è questa memoria, tuttavia, è necessario capire cos’è stata la Resistenza e come venne liberata l’Ossola.

Inoltre, è necessario capire cosa sono i luoghi della memoria.

Successivamente sarà possibile analizzare le fonti presentate.

Di conseguenza, in questo speciale in un primo momento sono fornite delle brevi informazioni relative alla Resistenza italiana e in un secondo momento verrà trattato il caso della “Repubblica” dell’Ossola.

Successivamente, alcune informazioni generali permetteranno di capire cosa sono i luoghi della memoria e quali sono i luoghi della memoria della Seconda guerra mondiale.

Infine, saranno esposte le fonti commentate, ovvero il luoghi della memoria della “Repubblica” dell’Ossola o legati ad essa.

Questo speciale è corredato da un apparato didattico in modo da essere sperimentato anche in classe.


Lo Speciale "I luoghi della memoria della Resistenza: la “Repubblica” dell'Ossola" è composto delle seguenti pagine:

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ATIS - INFORMAZIONI GENERALI

L'Atis, Associazione ticinese insegnanti di storia, è nata il 2 ottobre 2003 con l'obiettivo di riunire i docenti di storia della Svizzera italiana di tutti i gradi di scuola.

L'Associazione promuove la riflessione e il dibattito sull'insegnamento della storia e sulle diverse correnti storiografiche.

Difende la professionalità dell'insegnante di storia nell'ambito di una scuola sempre più messa sotto pressione dalle esigenze di una società dominata dalle leggi del rendimento economico.

Associazione ticinese degli insegnanti di storia - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - https://www.atistoria.ch