MEDIATECA
Per l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia la programmazione didattica deve avvalersi di tutte le fonti documentarie possibili.
Per questa ragione, in particolar modo per l'insegnamento del XX secolo, l'atis crede che l'uso critico e analitico di fonti multimediali, orali o filmate, possano portare alla sperimentazione didattica un apporto importante e arricchente.
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Babi Yar. Context è un film documentario del 2021 diretto da Serhij Loznycja. Il film presentato in anteprima al festival di Cannes 2021 ha vinto il premio “L’Oeil d’Or” per il Miglior documentario al festival di Cannes 2021.
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La storica Nelly Valsangiacomo espone le dinamiche che hanno condotto alla creazione e allo sviluppo di una radio statale in Svizzera nel corso del Convegno dal titolo "Cultura, memoria e propaganda fascista tra Italia e Svizzera" (Locarno, Biblioteca cantonale, 7 ottobre 2022) organizzato dal Liceo di Locarno (www.liceolocarno.ch/) e dall'Associazione ticinese degli insegnanti di storia (www.atistoria.ch).
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Lo storico Francesco Scomazzon affronta i passaggi attraverso il confine tra Svizzera e Italia di rifugiati, disertori e ex-prigioni di guerra tra il 1943 e il 1945 nel corso del Convegno dal titolo "Cultura, memoria e propaganda fascista tra Italia e Svizzera" (Locarno, Biblioteca cantonale, 7 ottobre 2022) organizzato dal Liceo di Locarno (www.liceolocarno.ch/) e dall'Associazione ticinese degli insegnanti di storia (www.atistoria.ch).
La storica Francesca Cavarocchi spiega l'evoluzione, le dimensioni e gli strumenti della propaganda fascista fuori dall'Italia nel corso del Convegno dal titolo "Cultura, memoria e propaganda fascista tra Italia e Svizzera" (Locarno, Biblioteca cantonale, 7 ottobre 2022) organizzato dal Liceo di Locarno (www.liceolocarno.ch/) e dall'Associazione ticinese degli insegnanti di storia (www.atistoria.ch).
Lo storico Francesco Filippi propone un percorso sulla memoria del fascismo nell'Italia repubblicana nel corso del Convegno dal titolo "Cultura, memoria e propaganda fascista tra Italia e Svizzera" (Locarno, Biblioteca cantonale, 7 ottobre 2022) organizzato dal Liceo di Locarno (www.liceolocarno.ch/) e dall'Associazione ticinese degli insegnanti di storia (www.atistoria.ch).
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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, lunedì 21 marzo 2022 si è tenuta una lezione del prof. Lorenzo Ravano, docente di Storia al Liceo di Lugano 1, sulla Rivoluzione haitiana (1791-1805).
Consapevole del fatto che la rivoluzione haitiana è stata a lungo ignorata da gran parte della storiografia e poco affrontata nelle aule scolastiche, l'atis ritiene molto importante proporre sul suo sito il video della lezione che tratta un fenomeno che ebbe una importante risonanza e delle conseguenze su scala globale.
Mercoledì 26 gennaio 2022 si è tenuta la Giornata della Memoria al Liceo cantonale di Lugano 1. Gli storici Anna Foa o Gianluca Gabrielli hanno affrontato con le studentesse e gli studenti il tema de "l’infanzia al tempo delle leggi razziali. Persecuzione antisemita e fuga verso la libertà" (liceolugano.ch/index.php/il-liceo/educazione-alla-cittadinanza/item/2250).
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Mercoledì 26 gennaio 2022 si è tenuta la Giornata della Memoria al Liceo cantonale di Lugano 1. Gli storici Anna Foa o Gianluca Gabrielli hanno affrontato con le studentesse e gli studenti il tema de "l’infanzia al tempo delle leggi razziali. Persecuzione antisemita e fuga verso la libertà" (liceolugano.ch/index.php/il-liceo/educazione-alla-cittadinanza/item/2250).
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Bruna Cases nel 1943 era una bambina ebrea di nove anni, che ebbe la fortuna di riuscire ad entrare in Svizzera e salvarsi dalle persecuzioni naziste. Esattamente 79 anni dopo la sua rischiosa fuga, Bruna Cases ritorna sul luogo del passaggio in terra elvetica, a San Pietro di Stabio, accompagnata dalle autorità comunali e cantonali.
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Documenti multimediali
Il recente volume di Alessandro Vivanti, "Da Mantova alla Svizzera. In fuga per la salvezza" (Torino, Silvio Zamorani editore, 2019) raccoglie i diari di Corrado Vivanti e di sua madre Clelia Della Pergola a partire dal 1938, anno delle leggi antiebraiche, fino al riparo in Svizzera. Il libro, che costituisce un nuovo tassello per la conoscenza delle relazioni tra Italia e Svizzera durante la Seconda guerra mondiale, permette, a oltre ottant’anni dai fatti, una riflessione sia sul rapporto tra storia e memoria sia sul valore della memoria individuale nei confronti della memoria collettiva.