Canton Ticino
Risorse atis
Il dossier è stato elaborato in larga misura grazie ai documenti conservati negli archivi della Fondazione Pellegrini Canevascini.
Le fonti sono state messe a disposizione dal gruppo di lavoro della Fondazione; si ringraziano particolarmente Francesca Mariani, Pasquale Genasci e Gabriele Rossi per la collaborazione.
I documenti sono a disposizione sul sito della Fpc (https://fpct.ch) e dell’Atis.
Risorse atis
Le seguenti risorse didattiche vogliono presentare una raccolta di diverse fonti atte a comprendere il ruolo della propaganda fascista in Svizzera e le relazioni tra la Confederazione e l'Italia durante il periodo tra le due guerre.
Risorse atis
In occasione della Giornata della memoria del 2022, l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia presenta un Dossier didattico che accompagna le attività proposte attorno al tema «l’infanzia al tempo delle leggi razziali. Persecuzione antisemita e fuga verso la libertà».
Risorse atis
Il fotoreporter Ely Riva per trent'anni ha girato il territorio della Svizzera Italiana visitando e fotografando praticamente ogni chiesa di paese e tutte le cappelle più sperdute. Soffermandosi sugli affreschi, contemplandoli per ore e leggendo testi storici di riferimento, ha scoperto un centinaio e più di particolarità storiche, estetiche o religiose. Ne sono usciti 33 piccoli gioielli visivi: filmati di pochi minuti ma di grande impatto visivo e simbolico. Con il consenso degli autori, Ely Riva e Daniel Bilenko, l'Atis è lieta di mettere a disposizione degli insegnanti di storia questo materiale che si presta ad essere utilizzato facilmente nelle classi.
Su richiesta dell’atis, la RSI - la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana - ripropone in versione digitale lo sceneggiato "Stefano Franscini – L’autobiografia smarrita", che fu messo in onda nel 1987, in occasione dell’ottantesimo anniversario della morte dello studioso e statista ticinese nato a Bodio il 23 ottobre 1796, morto a Berna il 19 luglio del 1857. La sceneggiatura porta la firma di Enzo Pelli e dello storico Danilo Baratti, la regia è di Bruno Soldini.
Risorse atis
Un nuovo sito, molto ben organizzato e ricco di fonti iconografiche utili alla didattica della storia e della storia dell'arte, presenta l'emigrazione ticinese in Europa tra il Medioevo e l'Età contemporea. Protagonisti sono architetti, scultori, stuccatori e pittori originari del territorio attuale del Cantone Ticino, presentati ad uno ad uno, grazie a un pregievole sforzo di illustrare la loro biografia e i lavori che hanno compiuto.
Risorse atis
La persecuzione della stregoneria è stato un fenomeno storico profondamente ancorato nelle realtà rurali, che nel Ticino dell’epoca moderna (XIV-XVII ss.) è sfociato su centinaia di processi a carico di donne e uomini.
Sul fenomeno, l'atis presenta un dossier composto da diversi elementi, un'esposizione, alcuni spunti di riflessione, delle fonti e del materiale didattico.
Risorse atis
Anche in questo componimento Lidia Bernardazzi fa riferimento all'organismo giovanile nel quale era inquadrata : le « Piccole italiane » (si veda l'introduzione al componimento precedente). A conferma di quanto fosse efficace l'opera di indottrinamento dei giovani, valga la citazione della formula che compare nel testo : « credere, obbedire, combattere », coniata da Mussolini nel 1937 come motto della GIL (Gioventù Italiana del Littorio).
Risorse atis
Il tema assegnato a Lidia dalla sua insegnante - una religiosa - rimanda in un certo senso all’accordo tra l’Italia e il Vaticano, che mise fine alla questione romana, risalente all’epoca risorgimentale. Come ricorda Candeloro, "il fascismo della prima ora tenne per circa due anni un atteggiamento fieramente anticlericale, condiviso dallo stesso Mussolini" (1). Dopo il suo avvento al potere, egli cercò tuttavia di operare un avvicinamento al Vaticano, sfociato appunto nei Patti lateranensi del 1929. Questa operazione politico-diplomatica ebbe l’indubbio effetto di avvicinare le masse cattoliche al fascismo.
Risorse atis
Tra i provvedimenti di carattere sociale che ebbero un impatto propagandistico importante vi fu la campagna antitubercolare promossa dal Governo fascista. Il componimento di Lidia Bernardazzi conferma come anche i provvedimenti sanitari dello Stato fossero oggetto di un’ampia pubblicità - veicolata anche dalla scuola - e coinvolgessero direttamente le masse in azioni concrete di sostegno e di partecipazione personale diretta da parte dei cittadini.