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L'educazione civica nella scuola

L'educazione civica nella scuola

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L'educazione civica nella scuola

La scuola pubblica persegue, attraverso l’insegnamento di conoscenze specifiche, degli obiettivi generali che rientrano nell’ambito della promozione della persona umana.

I primi articoli della nuova legge sulla scuola, varata nel 1990, esprimono con chiarezza quali sono le finalità della scuola pubblica: «La scuola promuove, in collaborazione con la famiglia e altre istituzioni educative, lo sviluppo armonico di persone in grado di assumere ruoli attivi e responsabili in società e di realizzare sempre più le istanze di giustizia e di libertà». In particolare, pur non entrando nell’ambito della neutralità della scuola, il secondo articolo della stessa legge esplicita chiaramente le finalità civiche attribuite all’istituzione scolastica pubblica: «la scuola… sviluppa il senso di responsabilità ed educa alla pace, al rispetto dell’ambiente e agli ideali democratici»[1].

Per quel che riguarda la scuola media queste finalità civiche assumono un aspetto essenziale, poiché un terzo degli allievi terminano l’obbligatorietà degli studi ed entrano nel mondo del lavoro[2]. Per questi allievi è necessario che la scuola fornisca quegli strumenti che possano permetter loro di affrontare sia la vita professionale sia il rapporto con le istituzioni e la politica.

In quest’ottica, le autorità scolastiche e gli stessi insegnanti sono impegnati da lungo tempo nella promozione dell’educazione degli allievi, per quanto riguarda sia la civica in senso stretto sia l’educazione alla cittadinanza, attraverso percorsi didattici legati alle singole materie o connessi con le attività di sede.

L’insegnamento della storia e della civica occupa in questo contesto un ruolo privilegiato. Oltre allo studio degli organismi istituzionali attuali, l’analisi dell’evoluzione storica dello Stato moderno può infatti sviluppare negli allievi di scuola media una concreta riflessione sul loro rapporto con lo Stato e sulla consapevole possibilità di una loro futura partecipazione alla gestione della sfera pubblica.

 Il 5 novembre 2001, in seguito a un nuovo iter parlamentare, viene introdotto nella Legge della scuola l’articolo 23a. il Parlamento ticinese ha dunque deciso di dare una base legale solida all’insegnamento della civica e dell’educazione alla cittadinanza. L’articolo recita che «nelle scuole medie, medie superiori e professionali devono essere assicurati l’insegnamento della civica e l’educazione alla cittadinanza»Inoltre esso sostiene che «i programmi, le modalità d’insegnamento e le relative valutazioni sono stabiliti da regolamenti che disciplinano i singoli ordini di scuola».

Nel 2013, rifacendosi agli aspetti critici di uno studio della SUPSI (che può essere letto interamente o sintetizzato dagli stessi autori) e ignorando quelli positivi e i suggerimenti contenuti nelle conclusioni, oltre diecimila cittadini hanno sottoscritto un’iniziativa popolare legislativa generica che, dopo diversianni di discussione, ha portato ad un compromesso, ritenuto inadeguato dalla gran parte del corpo insegnante ma approvato dal Gran Consiglio.

Tuttavia, siccome l’iniziativa non è stata ritirata, l’oggetto è stato sottoposto a votazione popolare il 24 settembre 2017. Con il 63,4 % di sì contro 36,6 % di no è stata accettata la proposta di introdurre una nuova materia diinsegnamento denominata Educazione civica, alla cittadinanzae alla democrazia diretta nella scuola media, impartita almeno per due ore al mese senza aumento della dotazione oraria, ma sottraendo le ore lezione a storia e con un proprio voto.

 

[1]. Articolo 2 della Legge della Scuoladel 1°febbraio 1990. In Atti ufficiali concernenti la scuola media. Bellinzona, Divisione della scuola. Ufficio dell’insegnamento medio, 1996, p.5.

[2]. Durante l’anno scolastico 2000/2001 il 31.1% degli allievi licenziati dalla scuola media ha scelto l’apprendistato. In La scuola ticinese in cifre. Bellinzona, Ufficio studi e ricerche, 2002, p.8.

ATIS - INFORMAZIONI GENERALI

L'Atis, Associazione ticinese insegnanti di storia, è nata il 2 ottobre 2003 con l'obiettivo di riunire i docenti di storia della Svizzera italiana di tutti i gradi di scuola.

L'Associazione promuove la riflessione e il dibattito sull'insegnamento della storia e sulle diverse correnti storiografiche.

Difende la professionalità dell'insegnante di storia nell'ambito di una scuola sempre più messa sotto pressione dalle esigenze di una società dominata dalle leggi del rendimento economico.

Associazione ticinese degli insegnanti di storia - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - https://www.atistoria.ch