"Cultura, memoria e propaganda fascista tra Italia e Svizzera" - Filmati e Dossier Didattico
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Liceo cantonale di Locarno - www.liceolocarno.ch
Il Liceo Cantonale di Locarno nel 2021 ha avuto modo di ricordare, attraverso alcuni incontri e attività didattiche in sede, la figura di Pierre Codiroli, docente, ricercatore e scrittore scomparso nel 1996.
Accanto agli interessi letterari, Codiroli si è occupato anche della storia culturale del Ticino negli anni 1920-1940, con particolare attenzione ai riflessi nel Cantone della politica culturale fascista.
Si è dunque deciso di organizzare una giornata di studio sull’argomento in sua memoria, a pochi giorni dal centesimo anniversario della Marcia su Roma.
- Il corso di aggiornamento, organizzato dal Liceo cantonale di Locarno in collaborazione con l’Associazione ticinese degli insegnanti di storia, intende offrire agli insegnanti di storia di scuola media e media-superiore l’occasione di confrontarsi con la dimensione culturale e propagandistica del fascismo, sia in riferimento al fenomeno storico in quanto tale, sia riguardo alla costruzione del culto della sua memoria.
Ai partecipanti verrà consegnato un dossier con alcuni estratti di pubblicazioni e una selezione di fonti storiche sul tema del fascismo e dell’antifascismo. -
Al mattino gli interventi si dedicano prevalentemente alla dimensione propagandistica del fascismo. Francesco Filippi presenta, attraverso un accurato confronto tra gli elementi fattuali e le parole del regime, come tale opera propagandistica ha influenzato e continua ad influenzare ancora oggi la storiografia e la memoria pubblica. Il fenomeno non è tuttavia limitato al contesto italiano e, in tal senso, Francesca Cavarocchi si interessa alle politiche culturali elaborate dal fascismo nel contesto internazionale.
Durante il pomeriggio l’attenzione è rivolta maggiormente alla realtà ticinese, zona di confine che vede il sofferto passaggio di antifascisti, emigranti economici, profughi razziali e internati militari in direzione della Svizzera.
Francesco Scomazzon indaga lo spazio della frontiera attorno al Verbano, teatro di scontri ma anche di scambi, contatti e riflessioni politiche.
Quali le immagini della Svizzera e dell’Italia in tale contesto? Nelly Valsangiacomo attraverso lo studio di fonti radiofoniche scritte e sonore riflette attorno alle rappresentazioni di entrambi i paesi durante il Ventennio fascista. La Radio svizzera di lingua italiana permise infatti a numerosi intellettuali italiani di esprimersi liberamente durante il periodo di censura al di fuori dai confini nazionali. -
Prima parte: I miti del fascismo tra fake news, prapaganda e storiografia
09.30 Saluti e presentazione 09.45 - 10.30 Francesco Filippi, La forza di una bugia: l’importanza della propaganda nella costruzione del regime fascista e della sua memoria 10.45 - 11.30 Francesca Cavarocchi, Il fascismo come prodotto d'esportazione: dimensioni e strumenti della propaganda all’estero 11.30 - 12.00 Discussione 12.00 - 14.00 Pausa pranzo Seconda parte: Il fascismo italiano alla frontiera svizzera
14.00 - 14.45 Francesco Scomazzon, Tra repressione e violenza: la Repubblica Sociale italiana e gli ex-prigionieri di guerra alleati sul Verbano (1943-1945) 15.00 - 15.45 Nelly Valsangiacomo, Cultura e politica sulle onde. La radio svizzera durante il fascismo 15.45 - 16.15 Discussione 16.15 Chiusura dei lavori -
Francesca Cavarocchi lavora presso l’Università di Firenze, ha conseguito il dottorato di ricerca presso il dipartimento di Discipline storiche dell’università di Bologna. Ha svolto studi sulla propaganda fascista, sulla persecuzione antiebraica, sulla Toscana occupata e sull’attività di soccorso della Chiesa a favore degli ebrei contribuendo, tra l’altro, ai due volumi curati da Enzo Collotti: Razza e fascismo (Carocci, Roma, 1999) ed Ebrei in Toscana tra occupazione tedesca e RSI (Carocci, Roma, 2007). Tra le ultime pubblicazioni segnaliamo La Chiesa fiorentina e il soccorso agli ebrei. Luoghi istituzioni percorsi (1943-1944) (Viella, Roma, 2018).
Francesco Filippi, storico della mentalità e formatore, è presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Deina, che organizza viaggi di memoria e percorsi formativi in collaborazione con scuole, istituti storici e università in tutta Italia. Ha collaborato alla stesura di manuali e percorsi educativi sui temi del rapporto tra memoria e presente. Tra le sue ultime pubblicazioni Appunti di Antimafia. Breve storia delle azioni della ‘Ndrangheta e di coloro che l’hanno contrastata (con Dominella Trunfio, 2017), Il Litorale Austriaco tra Otto e Novecento. Quanti e quali confini? in Piacenza, Trieste, Sarajevo, un viaggio della Memoria (a cura di Carla Antonini, 2018), Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo (Bollati Boringhieri, 2019) e Ma perché siamo ancora fascisti? Un conto rimasto aperto (Bollati Boringhieri, 2020).
Francesco Scomazzon, dottore di ricerca in Storia contemporanea, si occupa principalmente di relazioni tra Italia e Svizzera negli anni del fascismo e del secondo dopoguerra. Già borsista del Fondo Nazionale Svizzero, collabora con la Fondazione Memoria della Deportazione di Milano ed è membro del Consiglio direttivo dell’Istituto di Storia contemporanea «Pier Amato Perretta» di Como. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo qui La linea sottile. Il fascismo, la Svizzera e la frontiera (Donzelli, Roma, 2022), L’Italie, la Suisse et les Alpes sous le fascisme: vigilance, fuite et répression (1925-1945), in P. Bourdin, B. Gainot, La montagne comme terrain d’affrontements, (Édition du Comité des travaux historiques et scientifiques, Parigi, 2019.
Nelly Valsangiacomo , professoressa ordinaria di storia contemporanea all’Università di Losanna, dove è direttrice del Centre des sciences historique de la culture e cocoordinatrice del Pôle d’histoire audiovisuelle du contemporain (HAC) e del Polo di ricerca sull'italianità (RéCit). È inoltre membro del Gruppo di lavoro della Fondazione Pellegrini Canevascini. Ha lavorato sui movimenti sociali, le migrazioni, la storia culturale della politica. I suoi interessi di ricerca vertono attualmente sui media audiovisivi, sulla storia delle sonorità (sound studies) e sugli aspetti dell'italianità in Svizzera. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo qui Dietro il microfono. Intellettuali italiani alla radio svizzera (1930-1980) (Casagrande, Bellinzona, 2016), Politique, culture et radio dans le monde francophone (con Alain Clavien, Antipodes, Lausanne, 2018), À l’italienne. Narrazioni dell’italianità dagli anni Ottanta a oggi (con Niccolò Scaffai, Carocci, Roma, 2018). -
Codiroli Pierre, L'ombra del duce: lineamenti di politica culturale del fascismo nel Cantone Ticino, 1922-1943, Franco Angeli, Roma, 1988.
Codiroli Pierre, Tra fascio e balestra, Armando Dadò, Locarno, 1992.
Cavarocchi Francesca, Avanguardie dello spirito. Il fascismo e la propaganda culturale all'estero, Carocci, Roma, 2010.
Filippi Francesco, Ma perché siamo ancora fascisti? Un conto rimasto aperto, Bollati Borignhieri, Torino, 2020.
Filippi Francesco, Noi però gli abbiamo fatto le strade: Le colonie italiane tra bugie, razzismi e amnesie, Bollati Boringhieri, Torino, 2021.
Scomazzon Francesco, La linea sottile. Il fascismo, la Svizzera e la frontiera (1925-1945), Donzelli, Roma, 2022.
Valsangiacomo Nelly, Dietro al microfono. Intellettuali italiani alla Radio svizzera (1930- 1980), Casagrande, Bellinzona, 2016. Accessibile gratuitamente online: http://edizionicasagrande.com/libri_dett.php?id=2600
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