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La Seconda guerra mondiale: la Resistenza

La Seconda guerra mondiale: la Resistenza

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La Seconda guerra mondiale: la Resistenza

Il modulo didattico affronta il tema dei movimenti di Resistenza nella Seconda guerra mondiale in Europa, con un'attenzione particolare per la situazione italiana. 

 

Nel corso di un pericorso (pervisto su tre lezioni ) gli studenti saranno in grado di conoscere a grandi linee i motivi che portarono alla costituzione e all’organizzazione di movimenti di resistenza alle forze di occupazione tedesca e italiana. 

Documenti sonori necessari:

Il gruppo italiano di canzoni popolari “Collettivo del Brumaio” presenta uno spettacolo composto da dieci canzoni del repertorio resistenziale, intercalate da letture di spezzoni di testi – romanzi o memorie – sulla Resistenza e dalla proiezione d...
La singolare esperienza di Mario Ferro viene qui descritta dalla sua stessa voce: la tradizione risorgimentale che lo spinge all'antifascismo, la militanza comunista, l'esilio, la lotta partigiana, l'esecuzione di Mussolini. Nella pacata ma lucid...
In questa risorsa sono presentate alcune fonti sonore risalenti al periodo della Seconda guerra mondiale in Italia.

Attività proposta: 

Prima lezione: la Resistenza in Europa

  1. Che cosa significano i termini "resistenza" e "partigiano"?  Dopo aver introdotto il tema della lezione, centriamo la nostra attenzione sui termini "resistenza" e "partigiano". Collettivamente proviamo a darne una definizione generale, avulsa da qualsiasi riferimento al contesto storico. In seguito proviamo a ipotizzare il significato che questi due termini potrebbero assumere in riferimento al periodo storico che stiamo esaminando (la Seconda Guerra mondiale). Confrontiamo le nostre ipotesi con le definizioni date dal dizionario.
  2. Dove e perché sorsero movimenti di resistenza? L'insegnante consegna una scheda (pagina 1) che riporta un breve testo storiografico sui movimenti di resistenza in vari paesi europei. Lettura collettiva o individuale. In seguito, gli allievi individuano su una cartina dell'Europa (pagina 2) gli Stati nei quali sono sorti movimenti di resistenza; completano poi uno schema (pagina 3) con lo scopo di riassumere tre caratteristiche fondamentali dei movimenti di resistenza in Europa: l'eterogeneità politica, le finalità della guerra partigiana e le modalità di lotta. Una possibile soluzione dello schema è proposta alla fine dei materiali (pagina 11).

Seconda lezione: il caso italiano: l'inizio della guerra partigiana

  1. Quando e perché in Italia iniziò la lotta partigiana? Per inquadrare la situazione (sbarco alleato in Sicilia, 25 luglio, 8 settembre; occupazione tedesca del Nord; nascita della RSI; avanzata degli alleati) facciamo ricorso a cinque documenti:
    • la fotografia di un soldato americano che porta nello zaino una guida della Sicilia e una cartina dell'Europa nel 1944. (pagina 4) Propone ai ragazzi di interpretare le due immagini e di stabilire tra loro un nesso logico (sbarco degli alleati in Italia e avanzata verso nord, con conseguente spaccatura della penisola in due zone, una delle quali liberata). I ragazzi, con l'aiuto del docente, sono invitati a scrivere un breve commento.
    • L'insegnante propone l'ascolto di due documenti sonori: il proclama di Badoglio dell'8 settembre 1943 che annuncia l'armistizio e la canzone "Bella ciao. (pagina 5). Al termine dell'ascolto, l'insegnante chiede agli allievi, attraverso una discussione guidata e con l'ausilio di una scheda sulla quale figurano sia il testo della canzone sia quello letto da Badoglio agli italiani (pagina 6), di trovare un nesso logico tra i due documenti sonori, ovvero tra la proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre e l'occupazione tedesca dell'Italia.
    • L'attività si conclude con la lettura di un breve testo storiografico (pagina 7) che riassume gli avvenimenti trattati nel corso della presente lezione.
  1. Quali furono le motivazioni che spinsero alcuni italiani nelle file della Resistenza? Ascoltiamo il breve estratto di un'intervista rilasciata da Mario Ferro, antifascista, sulle motivazioni che spinsero molti italiani ad abbracciare la lotta partigiana (trascrizione: pagina 8). Al termine, riassumiamo per iscritto i concetti espressi da Ferro.

Terza lezione: il carattere della Resistenza italiana

  1. Quali furono le forme di lotta utilizzate dai partigiani e contro chi erano rivolte? Mediante la lettura di una fonte documentaria, proviamo a rispondere ad alcuni interrogativi sulle modalità di lotta e sulla partecipazione delle donne alla lotta partigiana (pagine 8-9).
  2. Quale ruolo assunsero i partigiani italiani che operavano all'estero? Leggiamo un breve storiografico sull'attività di propaganda in Svizzera da parte di alcuni antifascisti in favore della lotta di Resistenza (pagina 9).
  3. Sintetizziamo le informazioni di Capponi e Ferro su un'apposita tabella riassuntiva (pagina 10). Una possibile soluzione è proposta a pagina 12.

 

La seguente unità didattica fa parte dello speciale dedicato a "La Guerra e la Svizzera".

Allegati

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  • Resistenza: Piano lezioni
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  • Resistenza: materiali didattici
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  • Resistenza
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ATIS - INFORMAZIONI GENERALI

L'Atis, Associazione ticinese insegnanti di storia, è nata il 2 ottobre 2003 con l'obiettivo di riunire i docenti di storia della Svizzera italiana di tutti i gradi di scuola.

L'Associazione promuove la riflessione e il dibattito sull'insegnamento della storia e sulle diverse correnti storiografiche.

Difende la professionalità dell'insegnante di storia nell'ambito di una scuola sempre più messa sotto pressione dalle esigenze di una società dominata dalle leggi del rendimento economico.

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