Antonia Arslan, “Le donne e i bambini: identità cancellate e modi di sopravvivenza”: VIDEOS
Antonia Arslan, "Le donne e i bambini: identità cancellate e modi di sopravvivenza"
11 Gennaio, 2022
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Durata: 55:29
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Il 18 dicembre 2015 ha avuto luogo nell'aula magna della Scuola media di Camignolo la giornata di studi dal titolo «Metz Yeghérn, il “Grande Male”. Il genocidio armeno tra storia, memoria e negazione».
Durante la giornata di formazione dedicata ai docenti di storia del Canton Ticino, la professoressa e scrittrice Antonia Arslan ha proposto un intervento dal titolo "Le donne e i bambini: identità cancellate e modi di sopravvivenza"
Antonia Arslan, laureata in archeologia, è stata docente di letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. È autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice (citiamo tra gli altri Il romanzo popolare italiano tra Ottocento e Novecento del 1986) e sulle scrittici italiane (si veda La scrittura femminile italiana fra ‘800 e ‘900 del 1998). Attraverso l’opera del poeta Daniel Varujan di cui ha contribuito a tradurre le raccolte Il Canto del Pane e Mari di grano, ha riscoperto la sua profonda identità armena. Ha curato l’edizione di un libretto divulgativo di Claude Mutafian sul genocidio armeno e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni). Nel 2004 ha pubblicato il suo primo romanzo La masseria delle allodole, nel quale ha attinto alle memorie familiari per descrivere la tragedia del popolo armeno. Dal libro i fratelli Taviani hanno realizzato l’omonimo film. La serie dei romanzi armeni è in seguito proseguita con La strada di Smirne (2009) e Il rumore delle perle di legno (2015).
Durante la giornata di formazione dedicata ai docenti di storia del Canton Ticino, la professoressa e scrittrice Antonia Arslan ha proposto un intervento dal titolo "Le donne e i bambini: identità cancellate e modi di sopravvivenza"
Antonia Arslan, laureata in archeologia, è stata docente di letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. È autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice (citiamo tra gli altri Il romanzo popolare italiano tra Ottocento e Novecento del 1986) e sulle scrittici italiane (si veda La scrittura femminile italiana fra ‘800 e ‘900 del 1998). Attraverso l’opera del poeta Daniel Varujan di cui ha contribuito a tradurre le raccolte Il Canto del Pane e Mari di grano, ha riscoperto la sua profonda identità armena. Ha curato l’edizione di un libretto divulgativo di Claude Mutafian sul genocidio armeno e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni). Nel 2004 ha pubblicato il suo primo romanzo La masseria delle allodole, nel quale ha attinto alle memorie familiari per descrivere la tragedia del popolo armeno. Dal libro i fratelli Taviani hanno realizzato l’omonimo film. La serie dei romanzi armeni è in seguito proseguita con La strada di Smirne (2009) e Il rumore delle perle di legno (2015).
CA
Antonia Arslan, “Le donne e i bambini: identità cancellate e modi di sopravvivenza”
Antonia Arslan, "Le donne e i bambini: identità cancellate e modi di sopravvivenza"
Comitato Atis
11 Gennaio 2022