«Grotta di Fumane. Contatti ravvicinati tra Neandertal e Sapiens»
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Le Grotte di Fumane, in Veneto, sono uno straordinario "archivio" di testimonianze lasciate da Neandertal e Sapiens. Sono fonti capaci di portare un importante contributo al dibattito sui rapporti biologici e culturali fra le due specie che si dettero il cambio nel popolamento del continente europeo.
Le grotte ben si adattano a una visita di classi: sono infatti previste visite guidate allo straordinario sito archeologico e laboratori didattici espressamente studiati per allieve e allievi.
Tra le fasi maggiormente critiche della lunga evoluzione umana, quella che vide la diffusione di Homo sapiens nel continente euroasiatico, in un imprecisato momento tra 45 e 41 mila anni fa, è considerata tra le più affascinanti. Ricostruire le vicende che, fra Paleolitico medio e Paleolitico superiore, portarono al pieno successo biologico e culturale della popolazione “moderna” e alla concomitante scomparsa dei nativi Neandertal, Denisoviani e altri rappresentanti delle umanità del Pleistocene superiore, rappresenta una sfida per tanti scienziati provenienti da ambiti disciplinari diversi, che alimenta un dibattito inesauribile e mai scevro di colpi di scena.
In questo scenario entra in gioco la Grotta di Fumane, quale potente archivio di umanità del lontano passato, quella neandertaliana, e un fedele registro della colonizzazione dell’Europa meridionale da parte dei primi rappresentanti della nostra specie, i sapiens provenienti dall’Africa e appena affacciatisi sul Mediterraneo. La grotta si trova nel Parco Naturale Regionale della Lessinia (Prealpi Venete), a metà strada fra il lago di Garda e Verona.
Dal 2005, la grotta è accessibile ai visitatori attraverso un suggestivo percorso che permette di esaminare le sezioni stratigrafiche e di riconoscere le tracce degli abitati paleolitici. E proprio queste tracce, racchiuse in uno spessore di circa dieci metri verticali di depositi, rappresentano l’obiettivo degli scavi aperti ogni estate, cui prendono parte specialisti da centri di ricerca italiani, inglesi, francesi e tedeschi oltre a un nutrito gruppo di studenti.
Intervista a Marco Peresani, docente di Preistoria e Protostoria alle università di Ferrara e Verona, impegnato da oltre 20 anni negli scavi archeologici della Grotta di Fumane, uno dei maggiori monumenti della preistoria antica.
Guarda l'estratto "Italia. Grotta di Fumane" della trasmissione Sapiens – Un solo pianeta trasmessa da RAI 3: https://www.raiplay.it/video/2019/03/Italia-La-grotta-di-Fumane-23032019-18df7118-208e-4e0a-9061-81549f30494d.html |
Scarica in allegato una serie di documenti sulla Grotta di Fumane e sui contatti tra Neandertal e Sapiens nel territorio alpino:
Guida di presentazione della Grotta di Fumane e del suo valore storico e archeologico.
La Grotta di Fumane è fondamentale per studiare il modo di vita, l’economia, la tecnologia e la spiritualità dei rappresentanti di un’umanità del passato che frequentarono la Valpolicella per oltre 50.000 anni, ma anche per comprendere i meccanismi che hanno portato, attorno a 40.000 anni fa, all’affermazione degli Uomini Moderni in Europa.
Articolo dedicato alla Grotta di Fumane apparso sulla rivista "Archeologia Viva" nel 2017.
Brochure di descrizione del Cuoléto de Nadale, grotta situata in località Calto che si apre sul versante meridionale del Monte degli Spiazzi, nel Comune di Zovencedo (VI).
Capitolo "Neandertal (quasi) ovunque"; tratto dal libro di Marco Peresani "Come eravamo. Viaggio nell'Italia paleolitica", Bologna, Il Mulino, 2018.