Attraverso i saggi «Un soldato del Progresso» «Ars longa, vita brevis», l’autore ricostruisce le vicende di tre medici ticinesi dell’Ottocento: Carlo Cioccari, Carlo Lurati e Carlo Avanzini.

Figure di medici e chirurghi rappresentative di un ceto ancora poco omogeneo, ma alla ricerca di prestigio professionale e credibilità. Assumendo una prospettiva di indagine dal “basso” e attraverso un complesso lavoro di disamina delle fonti (“è davvero difficile districare la matassa”), Herz si avventura sul terreno del sapere e della pratica medica e ci restituisce uno spaccato complesso e controverso. Il cammino verso l’affermazione della medicina “colta”, le aspirazioni di carriera, di potere e promozione socioeconomica dei medici si accompagnano a una pratica poco scientifica, in cui coesistono “sistematiche mediche tra loro confliggenti”.