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Prof. Gino Satta "Schiavitù e modernità"

Prof. Gino Satta "Schiavitù e modernità"

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Data Fonte:
10 aprile 2019

Invitato dal liceo cantonale di Lugano, in preparazione all'esame cantonale di Scienze umane, mercoledì 10 aprile 2019 presso l’Auditorium dell’Università della Svizzera italiana si è tenuta la conferenza di Gino Satta dal tema "Schiavitù e modernità".

 

Queste sono le tematiche affrontate dal professor Satta: 

1. Schiavitù e modernità: un rapporto ambiguo (0'20)
2. Che cosa è la Schiavitù? (4'26)
3. Come si diventa schiavi (28'16)
4. Libertà e schiavitù nel mondo antico (33'21)
5. La schiavitù "coloniale" (35'36)
6. Il movimento abolizionista (46'31)
7. Abolizionismo e liberalismo economico (54'41)
7. Il lavoro coatto (56'46)
8. Colonialismo e difesa umanitaria (1'00'10)
9. Nuove forme di schiavitù (1'06'43)
10. Le ambiguità attuali del vocabolario schiavistico (1'11'43)

 

Gino Satta è professore di Antropologia culturale presso l’Università di Bari. È membro del Direttivo dell’Associazione Internazionale Ernesto de Martino e condirettore, con Marcello Massenzio, della rivista Nostos. È ricercatore nel progetto internazionale Pensare il popolare, pensare la cultura - EHESS-Institut interdisciplinaire d’anthropologie du contemporain (IIAC), in convenzione con Associazione internazionale Ernesto de Martino (AIEM), Fondazione-Istituto Gramsci (FG), Accademia Nazionale di Santa Cecilia (ANSC), École Française de Rome (EFR). Fa parte del Comitato di direzione della rivista Parolechiave, per la quale ha coordinato i numeri Migranti (46, 2011), Patrimonio culturale (49, 2013), Schiavitù (55, 2016).
Ha studiato la rappresentazione turistica della cultura e delle tradizioni pastorali sarde (Turisti a Orgosolo, Napoli 2001), e le relazioni tra politiche dell’identità e dello sviluppo economico in Sardegna (Dal parco al progetto pastoralismo, Parolechiave n° 49). Ha coordinato la digitalizzazione dell’archivio di Ernesto de Martino e studiato diversi aspetti della sua opera (Le fonti etnografiche del “mondo magico”, in E. De Martino, Il mondo magico, Torino 2008; “Tra una raffica e l’altra”, Aut aut n° 366 2015). Ha partecipato al progetto di ricerca Stato, pluralità, cambiamento in Africa, nell’ambito del quale si è occupato dell’uso propagandistico dell’argomento antischiavista (L’ultimo baluardo della schiavitù. La “barbarie abissina” nella propaganda per la guerra d’Etiopia, in Variazioni africane, a cura di F. Viti, Modena 2016; Civiltà di Roma e barbarie abissina, Parolechiave n° 55). Con Clara Gallini ha curato Incontri etnografici (Roma 2006). È anche l’autore di Zone di contatto (Padova 2005). 

ATIS - INFORMAZIONI GENERALI

L'Atis, Associazione ticinese insegnanti di storia, è nata il 2 ottobre 2003 con l'obiettivo di riunire i docenti di storia della Svizzera italiana di tutti i gradi di scuola.

L'Associazione promuove la riflessione e il dibattito sull'insegnamento della storia e sulle diverse correnti storiografiche.

Difende la professionalità dell'insegnante di storia nell'ambito di una scuola sempre più messa sotto pressione dalle esigenze di una società dominata dalle leggi del rendimento economico.

Associazione ticinese degli insegnanti di storia - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - https://www.atistoria.ch