RaiStoria - Passato e Presente - "Il fascismo all'estero"
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La trasmissione di RaiStoria "Passato e Presente" presenta una puntata dedicata al "fascismo all'estero". La visione è libera. Per vedere il documentario occorre però essere registrato.
Link al documentario: https://www.raiplay.it/video/2021/02/Passato-e-Presente---Il-fascismo-allestero---19-02-2021-b60dc772-b0fc-4c98-aea3-a30676eb1121.html
La fine del primo conflitto mondiale vede nascere e crescere un po' ovunque le associazioni di combattenti e i gruppi di veterani. Quando nel 1919, a Milano, Mussolini fonda i Fasci Italiani di Combattimento, vi confluiscono anche molti ex combattenti.
E, con l'obiettivo di interpretare le aspirazioni nazionalistiche italiane, dentro e fuori confine, nel 1921 vengono aperti i primi fasci di combattimento all'estero: Lugano, Londra e, nel maggio dello stesso anno, il fascio di New York.
Una realtà che Paolo Mieli e la professoressa Giulia Albanese analizzano in questa puntata di "Passato e Presente". La propaganda accende l'entusiasmo di alcuni italo-americani, ma l'interesse per la fascistizzazione degli emigrati maturerà in Mussolini solo dopo la fondazione del Partito Nazionale Fascista e la Marcia su Roma del 1922. Con il successo politico del Pnf e la nomina di Mussolini a primo ministro, gli italiani nel mondo credono di vedere per l'Italia un futuro tra le grandi potenze mondiali.
Fasci di combattimento nascono un po' ovunque: Alessandria, Salonicco, Parigi, Berlino, Il Cairo, Smirne. Aumentando il consenso oltre confine tra i veterani, le élites professionali e le classi medio-basse, anche molti giornalisti e scrittori stranieri cominciano a parlare del leader italiano e delle sue camicie nere come di un esempio da seguire e da emulare.