29 maggio 2017: il Gran Consiglio ticinese approva il rapporto sull'iniziativa popolare generica "Educhiamo i giovani alla cittadinanza".
Il Gran Consiglio ticinese ha votato lunedì pomeriggio il rapporto sull’iniziativa popolare generica “Educhiamo i giovani alla cittadinanza” con 69 voti favorevoli, 9 contrari e 4 astenuti. Il testo, redatto da Michele Guerra (Lega), propone l’insegnamento della civica per due ore al mese senza aumentare quelle previste nella griglia oraria, ma scindendo l’attuale materia “storia e civica”.
La Legge della scuola del 1° febbraio 1990 è modificata come segue:
Capitolo VI – Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia
Art. 23a
1Al fine di rendere i giovani coscienti dei fondamenti delle istituzioni politiche e civili ed educarli ai loro diritti e doveri di cittadini, nelle scuole medie, medie superiori e professionali sono promossi e assicurati l’insegnamento e lo studio della civica nonché l’educazione alla cittadinanza e alla democrazia.
2L’insegnamento della civica, dell’educazione alla cittadinanza e alla democrazia, che avviene con cadenza regolare quale materia a sé stante nella scuola media o nel quadro delle discipline previste dai piani di studio delle scuole postobbligatorie, secondo modalità modulari nelle scuole medie superiori, è obbligatorio e dispone di una dotazione oraria pari ad almeno due ore mensili. Alla materia o all’insegnamento viene attribuita una nota distinta, dove ciò non contrasta il diritto federale e intercantonale.
3I piani di studio, le modalità d’insegnamento e le relative valutazioni sono stabiliti dai regolamenti che disciplinano i singoli gradi e ordini di scuola.
4Il principio della neutralità dell’insegnamento deve essere garantito.
TITOLO XII – Disposizioni transitorie
Art. 98 – Valutazione dell’insegnamento della civica
A due anni dall’entrata in vigore delle modifiche di cui all’art. 23a della presente legge e alla scadenza di un ulteriore periodo di due anni, il Consiglio di Stato esegue una valutazione dell’insegnamento della civica e ne trasmette l’esito al Gran Consiglio.
II.
L’iniziativa popolare legislativa generica 27 marzo 2013 “Educhiamo i giovani alla cittadinanza (diritti e doveri)” è accolta nel suddetto testo conforme.
III.
Salvo ritiro dell’iniziativa, il testo di legge di cui al punto I. è posto in votazione popolare con la raccomandazione, da parte del Gran Consiglio, di approvarlo.
IV.
La modifica di legge che precede, se accolta in votazione popolare o, in caso di ritiro dell’iniziativa, trascorsi i termini per l’esercizio del diritto di referendum, è pubblicata nel Bollettino ufficiale delle leggi ed entra immediatamente in vigore.