GM 2015: «La Svizzera e l'asilo»
Manifestazioni
Nel 2015, grazie alla collaborazione del Liceo Cantonale di Lugano 1 e delle Scuole medie di Camignolo, Bedigliora e Morbio Inferiore, l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia propone una serie di attività sull'arco di un'intera settimana che hanno come obiettivo la riflessione sulla Shoah e sul ruolo della politica d'asilo svizzera durante la Seconda guerra mondiale.
Guarda il servizio televisivo dedicato dalla trasmissione TicinoNews di Teleticino all'attività:
Segui le attività della giornata della memoria:
- Marino Viganò, La Svizzera nel contesto bellico 1939-1945.
- Andrea Tognina, La vita nei campi per rifugiati. Il campo di Gordola.
- Gli ebrei e la Svizzera: la salvezza oltre la frontiera. Interviste tratte da L’Histoire c’est moi.
- Silvana Calvo, Gli svizzeri di fronte alla politica di chiusura delle frontiere. La protesta civile delle ragazze di Rorschach.
- Lettura di documenti dell'epoca da parte degli studenti.
Nel 2009, sul quotidiano La Stampa, la scrittrice e giornalista Elena Lowenthal commentava con le seguenti parole il furto dell’insegna presente sull’entrata del campo di Auschwitz con un articolo dal titolo “Auschwitz e la memoria qualunquista”.
Siamo ormai abituati a ritualizzare il nostro rapporto con il passato, in particolar modo quel passato di cui il cancello di Auschwitz è l'ingresso. E di conseguenza a caricarlo di una sacralità che, nel bene e nel male, lo rende qualcosa di astratto. Ma Auschwitz non è affatto un luogo sacro, tutt'altro: è reale, vero, terribilmente concreto. Invece, la ritualizzazione della memoria procede nel senso opposto, trasformando tutto in simboli più o meno evanescenti, carichi di allusioni magari inafferrabili. Ormai abituata a trasformare le cose in simboli - vuoi per ragioni di comodità, vuoi perché così è più facile ridurre tutto a ricorrenza, a celebrazione collettiva - la memoria collettiva finisce per produrre banalità. La riduzione della memoria a un catalogo di simboli non rende onore alle vittime, e nemmeno al nostro così disorientato presente: rischia invece di banalizzare il ricordo, facendolo dipendere da una targa di ferro battuto che, con gli occhi a terra e il cuore pieno di uno sgomento inenarrabile, i milioni di prigionieri passati lì sotto non hanno quasi mai fatto in tempo a vedere.
Le parole di Elena Lowenthal valgono come monito in giorni stabiliti dallo Stato come dedicati alla Memoria.
La memoria non deve ridursi a simboli e, nel caso svizzero, gratificare il presente ricordando la memoria degli altri. La Giornata della memoria rappresenta invece un momento fondamentale per riflettere sul nostro passato e sulla presenza della Svizzera nella storia, europea e mondiale.
A settant’anni dalla liberazione del campo di Auschwitz è necessario ritornare sui fatti, non riproducendo banalità o sacralità, ma offrendo la memoria di uomini e donne che con le loro azioni concrete, positive o negative, hanno costruito il presente del nostro paese.
Per questa ragione l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia ha voluto offrire alle scuole ticinesi un'attività didattica che, partendo da un evento concreto, la lettera delle scolare del comune di Rorschach indirizzata il 7 settembre 1942 al Consiglio federale, possa analizzare la politica d'asilo della Confederazione durante la Seconda guerra mondiale.
Ospite principale di questa attività sarà Silvana Calvo che, partendo dai documenti dell'epoca, dialogherà con gli studenti. L'intervento di Silvana Calvo sarà accompagnato dalle parole dei testimoni dell'epoca, svizzeri e rifugiati, raccolti dal progetto di storia orale «L'histoire c'est moi». Durante l'incontro con gli studenti del Liceo cantonale di Lugano 1, Silvana Calvo sarà assistita dagli storici Marino Viganò e Andrea Tognina.
«Varcare la frontiera:
profughi, ebrei, politiche d'asilo in Svizzera durante la Seconda guerra mondiale»
Le iniziative dell’atis in occasione della Giornata cantonale della memoria
(27-30 gennaio 2015)
MARTEDÌ 27 GENNAIO 2015AULA MAGNA DEL LICEO CANTONALE DI LUGANO 1 - GIORNATA Durante tutta la giornata, le classi del quarto anno del Liceo Cantonale di Lugano 1 assisteranno a queste attività:
MERCOLEDÌ 28 FEBBRAIO 2015AULA MAGNA DELLE SCUOLE MEDIE DI CAMIGNOLO - ORE 10.30 - 12.00 Le classi del quarto anno delle Scuole medie di Camignolo assisteranno a queste attività:
L'attività sarà ripetuta venerdì pomeriggio 30 gennaio 2015 dalle 13.30 alle 15.00 GIOVEDÌ 29 FEBBRAIO 2015AULA MAGNA DELLE SCUOLE MEDIE DI BEDIGLIORA - ORE 08.00 - 11.40 Le classi del quarto anno delle Scuole medie di Bedigliora assisteranno a queste attività:
VENERDÌ 30 FEBBRAIO 2015AULA MAGNA DELLE SCUOLE MEDIE DI MORBIO INFERIORE - ORE 09.45 - 11.15 Le classi del quarto anno delle Scuole medie di Morbio inferiore assisteranno a queste attività:
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- L'Unità didattica "La politica d'asilo della Svizzera" nel Dossier speciale "La Svizzera e la Guerra";
- L'Unità didattica "I campi d'internamento nel Canton Ticino" nel Dossier speciale "La Svizzera e la Guerra";
- L'intervista audio allo storico e giornalista Mario Agliati che racconta la vita quotidiana nel Canton Ticino in tempo di guerra.
- L'intervista video a Elvezio Binaghi dal titolo "La Svizzera e la Guerra: la guardia di confine".
- L'intervista a Nedo Fiano, testimone della Shoah.
- L'intervento video al Liceo cantonale di Lugano 1 dello scrittore e attore Gioele Dix in occasione della presentazione del suo libro «Quando tutto questo sarà finito. La storia della mia famiglia perseguitata dalle leggi razziali».