"Negazionismo. Storia di una menzogna". Conferenza pubblica di Claudio Vercelli
Conferenze
Giovedì 20 ottobre 2016 alle ore 18.30, alla Scuola cantonale di Commercio di Bellinzona, si tiene la conferenza di Claudio Vercelli dal titolo "Negazionismo. Storia di una menzogna".
Se nessuna memoria dei morti fosse rimasta, il crimine sarebbe stato pressoché perfetto. Alla cenere avrebbe corrisposto l’oblio. La negazione era parte stessa della tragedia che si andava consumando, entrando a pieno titolo nelle dinamiche della macchina dell’assassinio di massa.
Il negazionismo è un piccolo universo autoreferenziato, per alcuni aspetti quasi un genere letterario a sé, che non viene scalfito dalla ragione poiché ha una sua ragione, che riposa sulla negazione: soprattutto è un fenomeno carsico, perché a intervalli più o meno regolari, si ripresenta con inquietante costanza negando l’evidenza dello sterminio degli ebrei e, con esso, delle condotte criminali assunte dalla Germania nazista.
Claudio Vercelli ricostruisce storicamente il fenomeno negazionista, ne descrive i protagonisti e gli ideologi, racconta la mappa concettuale che dalla fine della guerra a oggi ne ha segnato l’evoluzione.
Claudio Vercelli è ricercatore di Storia contemporanea presso l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino, dove coordina il progetto didattico pluriennale “Usi della storia, usi della memoria”. È coautore del manuale di storia “Un mondo al plurale” (a cura di Valerio Castronovo, La Nuova Italia 2009) e autore di: “Tanti olocausti. La deportazione e l’internamento nei campi nazisti” (La Giuntina 2005); “Israele: storia dello Stato. Dal sogno alla realtà (1881-2007)” (La Giuntina 20082); “Triangoli viola. Le persecuzioni e la deportazione dei testimoni di Geova nei Lager nazisti” (Carocci 2012); “Il dominio del terrore. Deportazioni, internamenti e stermini nel Novecento” (Salerno Editrice 2015). Con la casa editrice Laterza ha pubblicato “Storia del conflitto israelo-palestinese” (2014) e ”Il negazionismo. Storia di una menzogna” (2016).
Attività Didattiche
Oltre alla conferenza pubblica, Claudio Vercelli giovedì 20 e venerdì 21 ottobre 2016 sarà impegnato in una serie di attività didattiche in diverse scuole del Canton Ticino:
Giovedì 20 ottobre, ore 08.20 - 11.30
Centro Professionale Trevano – Aula Magna (incontro con gli studenti)
“Genocidio e Memoria”
Che cos’è un genocidio? In quale contesto e sotto quali regimi la violenza contro un gruppo umano ha prodotto una volontà e una condizione genocidiaria? La distruzione dell’altro: con quali messaggi e attraverso quali parole si giunge al consenso al genocidio? La Shoah ha un valore paradigmatico nei confronti di ogni altro genocidio? Dopo il genocidio: i tribunali, i processi, la memoria e la negazione della memoria. L’incontro è organizzato nell’ambito di un progetto didattico interdisciplinare sul tema Genocidio e Memoria, condotto con una classe di maturità professionale e curato dalle docenti Ursula Holliger (economia e diritto) e Monica Delucchi-Di Marco (storia e istituzioni politiche).
Venerdì 21 ottobre, ore 08.45 - 12.00
DFA - Locarno (Incontro con i docenti in formazione)
“Insegnare la Shoah”
Come posso trasmettere la Shoah alle generazioni del futuro? E come posso farlo in modo equilibrato, nel rispetto cioè della sostanza storica ma al tempo stesso tenendo a distanza la retorica e la facile demagogia? Infine: quali fra le molte iniziative possibili offrono i migliori benefici sul piano didattico e formativo? Claudio Vercelli e Alessandro Frigeri discutono con i docenti in formazione il senso, i metodi e i limiti di una didattica della Shoah.
Venerdì 21 ottobre, 13.30 - 15.15
SCC - Bellinzona (incontro con gli studenti)
“La storia e le controstorie. Il vocabolario della distruzione”
Perché il nazismo e i fascismi costituiscono una macchia indelebile nella coscienza dell'Europa? Cosa significa negare l'evidenza di uno sterminio? Soprattutto, cosa è uno sterminio razzista e perché in Europa ha colpito gli ebrei? Come si è arrivati a questo terribile risultato? Ne ragioneremo insieme a Claudio Vercelli, usando immagini e parole sulle quali cercheremo di costruire un percorso di significati non solo comprensibili ma anche condivisibili. Poiché se la storia ci parla del passato lo fa affinché ognuno di noi sia cittadino consapevole di un comune presente.