Discorso pubblico del Consigliere di Stato Gendotti
Il Consigliere di Stato Gabriele Gendotti ha presenziato al XVI Convito "Alle origini del Cantone e delle Tre Valli: il testamento di Attone da Vercelli (secolo X). Omaggio a Romano Broggini per i suoi 85 anni" che si è tenuto a Biasca il 25 settembre 2010.
I lavori della giornata sono stati introdotti dallo stesso Consigliere di Stato il quale si è soffermato sull'importanza della storia nella società contemporanea e a questo proposito ha aperto una parentesi citando l'interperrogazione ricevuta da un granconsigliere in merito alla lettera dell'Associazione ticinese degli insegnanti di storia. Ha detto che a breve risponderà in modo pacato e sereno sottolineando che non vi è nulla di scorretto nella lettera aperta, aggiungendo che ne condivide e sottoscrive pienamente i contenuti e che occorre avere un atteggiamento responsabile e civile per costruire il futuro.
Riportiamo il passaggio in questione:
«Qualcuno lo avrà già intuito, poiché sto parlando di un uso spregiudicato e degradante di certa politica cantonticinese, che si permette di evocare termini paurosi del nazifascismo per indicare come si dovrebbe risolvere il problema dei ROM.
Risponderemo con serenità all'interrogazione del deputato della Lega Lorenzo Quadri, ma da parte mia posso già dire di non aver trovato inopportuna la lettera che i docenti di storia delle scuole cantonali hanno inviato al collega Marco Borradori. E non tanto perché, ovviamente, io lo ritenga in qualche modo responsabile, ma soprattutto perché, ancor prima che nella funzione di insegnanti, queste persone si sono espresse come liberi cittadini. Liberi cittadini che ritengono inaccettabili e inconciliabili con lo spirito democratico che regge il nostro Paese espressioni di quel genere».
Il testo completo dell'intervento può essere scaricato in allegato.