Risposta del Consiglio di Stato all'interrograzione di Lorenzo Quadri
Il comitato dell’Associazione ticinese degli insegnanti di storia (atis) prende atto con soddisfazione della risposta del Consiglio di Stato all’interrogazione del deputato leghista Lorenzo Quadri dal titolo «Lettere tendenziose dei docenti della scuola pubblica». L’interrogazione, facendo riferimento alla lettera aperta inviata a Marco Borradori, chiedeva al governo di prendere posizione di fronte all’«utilizzo (abuso?) della funzione pubblica per prese di posizioni tendenziose e unilaterali»[1].
Il Consiglio di Stato ha risposto a chiare lettere all’interrogazione di Quadri rilevando come l’azione dei docenti dell’atis sia da considerare «l'espressione della libera opinione di un’associazione di categoria garantita dalla Costituzione federale. Essa non costituisce alcuna violazione dei diritti e dei doveri di un funzionario o di un docente e non può assolutamente essere considerata abusiva. (…) La presa di posizione del comitato dell'Associazione s'inserisce quindi anche nel novero dei temi sui quali un docente o un gruppo di docenti che operano nella scuola pubblica possono intervenire»[2].
E' possibile scaricabile la risposta del Consiglio di Stato sia dal sito ufficiale del Canton Ticino sia in formato PDF in allegato.
http://www.ti.ch/CAN/SegGC/comunicazioni/GC/interrogazioni/200.10.htm
http://www.ti.ch/CAN/SegGC/comunicazioni/GC/interrogazioni/risposte/r200.10.htm