GM 2024: «Dopo la Shoah». Stragi e crimini nazisti tra memoria e giustizia
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Manifestazioni
Nel 2024 l'Associazione ticinese degli insegnanti di storia, il Liceo cantonale di Lugano 1 e il Liceo cantonale di Bellinzona, grazie al sostegno per le attività pubbliche del Comune di Massagno, della Fondazione Goren Monti Ferrari e del PIC - Programma di integrazione cantonale del Canton Ticino, propongono per la Giornata della memoria un ciclo di attività dal titolo: «DOPO LA SHOAH». Stragi e crimini nazisti tra memoria e giustizia.
IL VALORE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA OGGI
Il 3 gennaio 2024 sul quotidiano italiano La Repubblica Milena Santerini, vicepresidente del Memoriale della Shoah di Milano, si chiede se nello scenario di guerra attuale abbia senso continuare a ricordare la Shoah e se il 27 gennaio 2024 la Giornata della memoria debba essere uguale alle altre. La questione tocca, senza mezzi termini, il nodo drammatico della problematica.
Per gran parte del mondo ebraico, scrive Santerini, «sarebbe un’ipocrisia celebrare le vittime di ieri e ignorare quelle di oggi». La violenza degli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre e l’aumento degli atti di antisemitismo in Europa impongono di non far finta che nulla sia successo. Da parte di altri, invece, «la guerra in corso mostrerebbe il “vero volto” di Israele, che alcuni arrivano a paragonare al nazismo».
In un simile contesto, Milena Santerini reputa che la Giornata della Memoria vada comunque celebrata per almeno due motivi. «Il primo riguarda la verità storica e l’esigenza di evitare ogni distorsione – e cioè non solo la negazione ma anche la riduzione, la banalizzazione ecc. - della Shoah, a cominciare dal credere che il 7 ottobre sia in qualche modo un nuovo Olocausto». La singolarità e unicità dell’Olocausto non impedisce però di pensare che quella tragedia potrebbe ripetersi in altre forme, colpendo gli ebrei e altri popoli.
Un secondo motivo per ricordare anche quest’anno il 27 gennaio è non rinunciare a credere che la memoria della Shoah sia ancora oggi un potente argine all’antisemitismo, al razzismo e alla violazione dei diritti umani: «dopo la distruzione degli ebrei d’Europa, la storia è andata in una nuova direzione: si è costruito un pensiero forte sulla discriminazione, il razzismo, l’esclusione che ha ispirato la Dichiarazione universale dei diritti umani». Spesso, conclude Santerini, il 27 gennaio ha preferito enfatizzare la dimensione emotiva o retorica, non riuscendo sempre a comunicare una memoria nutrita di impegno civico.
Oggi, invece, anche di fronte alla scomparsa progressiva degli stessi testimoni, c’è un grande bisogno di ricordare la Shoah, «per confrontare la memoria con la realtà attuale e ribadire la volontà di costruire una democrazia inclusiva per tutti».
«DOPO LA SHOAH». Stragi e crimini nazisti tra memoria e giustizia
Allineandosi a quanto avviene nel resto del mondo, il 27 gennaio anche in Ticino si commemorerà ufficialmente "La Giornata della memoria”, dedicata, per decisione del Gran Consiglio del 18 ottobre 2021, alla memoria della Shoah.
L’Associazione Ticinese degli Insegnanti di Storia, il Liceo cantonale di Lugano 1 e il Liceo cantonale di Bellinzona hanno voluto contribuire a questa ricorrenza offrendo sia alle studentesse e agli studenti sia al pubblico alcune occasioni di riflessione sul tema «DOPO LA SHOAH. Stragi e crimini nazisti tra memoria e giustizia».
Dagli anni Sessanta, in seguito al processo Eichmann a Gerusalemme, l’attenzione storica si è focalizzata legittimamente sulle vittime della Shoah e sulle testimonianze delle persecuzioni e dello sterminio. Negli ultimi decenni, a partire dagli anni Novanta, si è assistito invece a un cambio parziale di paradigma storiografico: si è infatti cominciato a prestare attenzione anche agli autori delle violenze, vale a dire i perpetratori di questi crimini.
Riflettere sui perpetratori, perché tale è l’obiettivo delle attività proposte, vuol dire affrontare la memoria non tanto dei principali gerarchi e criminali nazisti, ma soprattutto delle centinaia di migliaia di “uomini comuni”: in che modo e con quali ruoli giuristi, burocrati, semplici cittadini, studenti, lavoratori e buoni padri di famiglia presero parte attiva alla Shoah? Questo mutamento di prospettiva comporta un’importante riflessione sulla funzione che essi ebbero nelle società europee del Secondo dopoguerra. Come si comportarono gli Stati coinvolti in questo fenomeno, per esempio la Germania? Fecero i conti con un passato così compromesso? Quale rappresentazione dei perpetratori si formò in queste società? Quale spazio vi fu per la ricerca di un’azione penale che potesse rendere giustizia alle vittime?
I processi agli autori dei crimini nazisti, seppur parziali e sottoposti a mille difficoltà, fissarono dei precedenti legali duraturi e aiutarono a stabilire il principio, ora ampiamente accettato, che crimini come il genocidio e i crimini contro l'umanità non devono rimanere impuniti. Quali conseguenze ebbero, dunque, a livello giuridico i processi intentati contro i criminali nazisti? Come si inseriscono nel processo di creazione di un diritto penale internazionale?
Per agevolare il lavoro degli insegnanti e degli studenti e per contestualizzare le attività proposte, l'ATIS propone un dettagliato programma delle attività.
PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ
Il calendario degli eventi, organizzato dall’ATIS, dal Liceo di Lugano 1 e dal Liceo di Bellinzona, si svolge sull'arco dei giorni tra il 26 gennaio e il 1 febbraio 2023 e prevede quanto segue.
ME 24 gennaio 2024 8.30 – 11.30 |
«DOPO LA SHOAH». I perpetratori. Punire. Rappresentare. Spiegare
Le attività di mercoledì 24 gennaio 2024 sono destinate alle studentesse e agli studenti del Liceo cantonale e ad alcune classi della Scuola cantonale di commercio di Bellinzona. |
ME 24 gennaio 2024 13.30 - 16.30 |
«DOPO LA SHOAH». I perpetratori. Punire. Rappresentare. Spiegare
Le attività di mercoledì 24 gennaio 2024 sono destinate alle studentesse e agli studenti del Liceo cantonale e ad alcune classi della Scuola cantonale di commercio di Bellinzona. |
ME 24 gennaio 2024
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«DOPO LA SHOAH». I perpetratori, tra memoria e giustizia17.30 – 19.00 Tavola rotonda pubblica alla presenza di:
Modera Maurizio Binaghi (associazione ticinese degli insegnanti di storia) |
ME 24 gennaio 2024 20.45 – 23.00 Proiezione pubblica gratuita |
«Lo stato contro Fritz Bauer»» di Lars Kraume (2016, v. italiana, durata 105’)L’atis presenta al pubblico il film “Lo Stato contro Fritz Bauer”, pellicola che ha ottenuto il Premio del Pubblico al Festival di Locarno del 2015.Il procuratore generale Fritz Bauer sin dal suo ritorno dall'esilio in Danimarca sta cercando di portare in tribunale gli autori dei crimini di guerra perpetrati durante il Terzo Reich. Un'impresa che si sta rivelando impossibile di fronte a uno stato che è fermamente determinato a censurare il suo terribile passato. |
GIO 25 gennaio 2024 10.05 – 11.40
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«DOPO LA SHOAH». Crimini nazisti: consenso, giustizia e memoria - «Stragi nazifascite in Italia: storia e memoria» |
GIO 25 gennaio 2024 10.05 – 11.40 |
«DOPO LA SHOAH». Crimini nazisti: consenso, giustizia e memoria - «Stragi nazifascite in Italia: storia e memoria» |
GIO 25 gennaio 2024 10.05 – 11.40
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«DOPO LA SHOAH». Crimini nazisti: consenso, giustizia e memoria - «Stragi nazifascite in Italia: storia e memoria»: |
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GLI OSPITI (in ordine alfabetico)
ANNA VERONICA POBBE
Marina Lalatta Costerbosa
CARLO GENTILE
FABIO DEI
L'ORGANIZZAZIONE
Le attività sono organizzate da:
IL SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ PUBBLICHE
Le attività pubbliche non sarebbero state possibili senza il sostegno e la collaborazione di:
I VIDEO DELLE ATTIVITÀ