Fonte primaria orale
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Martedì 25 aprile alcune classi dei licei del Canton Ticino hanno assistito a un incontro con Edith Bruck, una delle ultime testimoni della Shoah, collegata in video-conferenza da Roma.
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Babi Yar. Context, uno dei lavori più sconvolgenti presentati nel 2021 al festival di Cannes, si basa interamente su filmati e materiali d’archivio. Il film del regista ucraino Sergei Loznitsa ricrea gli eventi che nel settembre 1941 conducono al massacro di 33'771 ebrei nella Kiev occupata dai nazisti e si sofferma su ciò che accade dopo la tragedia.
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Archivio didattico
In questa risorsa sono presentate alcune fonti sonore risalenti al periodo della Seconda guerra mondiale in Italia.
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Documenti multimediali
Il recente volume di Alessandro Vivanti, "Da Mantova alla Svizzera. In fuga per la salvezza" (Torino, Silvio Zamorani editore, 2019) raccoglie i diari di Corrado Vivanti e di sua madre Clelia Della Pergola a partire dal 1938, anno delle leggi antiebraiche, fino al riparo in Svizzera. Il libro, che costituisce un nuovo tassello per la conoscenza delle relazioni tra Italia e Svizzera durante la Seconda guerra mondiale, permette, a oltre ottant’anni dai fatti, una riflessione sia sul rapporto tra storia e memoria sia sul valore della memoria individuale nei confronti della memoria collettiva.
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Conferenze
Martedì 17 settembre 2019, alle ore 18.30, si è tenuta alla Biblioteca cantonale di Bellinzona la presentazione del libro "Da Mantova alla Svizzera. In fuga per la salvezza". Ne hanno discusso: Maurizio Binaghi, presidente dell’Associazione ticinese degli insegnanti di storia; Silvana Calvo, ricercatrice; Roberto Cazzola, scrittore; Alessandro Vivanti, curatore del volume.
Lettura scenica di Margherita Coldesina.
Introdurrà la serata Stefano Vassere, direttore della Biblioteca cantonale di Bellinzona.
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La singolare esperienza di Mario Ferro viene qui descritta dalla sua stessa voce: la tradizione risorgimentale che lo spinge all'antifascismo, la militanza comunista, l'esilio, la lotta partigiana, l'esecuzione di Mussolini.
Nella pacata ma lucida voce di Mario Ferro l'epopea di una parte d'Italia che non si piegò mai al fascismo.
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Nedo Fiano, nato il 22 aprile 1925, al momento della promulgazione delle leggi razziali viveva a Firenze. Venne arrestato da italiani il 6 febbraio del 1944, rinchiuso nel carcere di Firenze, quindi da lì condotto al campo di Fossoli. Deportato ad Auschwitz il 16 maggio del 1944 assieme alla sua famiglia (11 persone in tutto), fu l’unico superstite. Fu liberato a Buchenwald, dove le SS in fuga lo avevano trasferito alla fine della guerra.